Nell’epoca del Minimalismo, dell’Arte concettuale e dell’Arte povera, Tony Cragg diventa uno dei protagonisti del rinnovamento della scultura.
Tony Cragg Sculpture: body and soul
L’ALBERTINA, situata nel cuore storico di Vienna, unisce fascino imperiale e straordinari capolavori artistici.
L’edificio, che fu il più grande palazzo residenziale degli Asburgo, oltre che museo artistico di risonanza internazionale, ospita un ricco programma espositivo che annovera straordinarie opere d’arte del periodo dal XV secolo in poi, oltre ad esposizioni temporanee di artisti contemporanei di fama internazionale.
Fino al 6 novembre 2022 è possibile ammirare nelle sue sale le opere di Tony Cragg nella mostra Sculpture: Body and Soul.
Nato a Liverpool nel 1949 e ora residente a Wuppertal e Berlino, Anthony Douglas Cragg, meglio conosciuto come Tony Cragg, nell’epoca del Minimalismo, dell’Arte concettuale e dell’Arte povera, diventa uno dei protagonisti del rinnovamento della scultura.
Egli ne estende i confini andando a introdurre nuovi materiali e nuove tecniche: nel tentativo di adattare gli elementi del suo lavoro al mondo che lo circonda.
Le sue prime sculture sono in plastica o in materiali di recupero o grezzi, ma poi inizia l’inclusione di materiali non convenzionali come fibra di vetro e kevlar insieme a legno, pietra e acciaio inossidabile.
Tutto questo accentua la percettibilità della presenza delle sue sculture all’interno di un dato spazio fortemente variabile.
Cragg ritiene che l’arte si differenzi tra quella che si esprime sulla base di un certo idealismo (come nel caso di Constantin Brancusi, Alberto Giacometti, Andy Warhol) e quella creata in base all’istinto nel suo relazionarsi con il mondo (come nel caso di Edgar Degas, Medardo Rosso, Joseph Beuys).
Egli segue una sua via anche se più orientato all’arte che si relaziona al mondo mentre lo sviluppo della sua produzione scultorea nel tempo rivela un progressivo passaggio da forme figurative a forme astratte
La sua presenza nello scenario internazionale dell’arte cresce e partecipa alle più importanti manifestazioni artistiche internazionali come Documenta, Kassel, nel 1982 e nel 1987, Biennale di Venezia nel 1988, nello stesso anno in cui riceve il Turner Prize.
Gli anni ’90 vedono Cragg iniziare a prestare maggiore attenzione alla produzione di disegni, manifestati sia come schizzi che come espressioni del suo pensiero su questioni formali e sostanziali.
Con questa mostra Cragg è presente per la prima volta a Vienna con una selezione di 20 sculture e altrettanti disegni.