Un focus sulla straordinaria collezione di immagini della Biblioteca pubblica di New York.
TARYN SIMON The Color of a Flea’s Eye: The Picture Collection
La mostra The Colour of a Flea’s Eye: The Picture Collection di Taryn Simonaperta alla galleria Gagosian 976 Madison Avenue continuerà poi in autunno, alla New York Public Library tra 42nd Street e Fifth Avenue.
Taryn Simon (New York 1975) è una fotografa concettuale il cui lavoro, in stile documentaristico, esplora lo spazio tra la realtà presunta dell’immagine visiva e la verità reale che l’immagine rappresenta.
The Color of a Flea’s Eye è il risultato di nove anni di lavoro dell’artista che mette in primo piano la storia della Picture Collection della New York Public Library, i cui contenuti storici sono stati disponibili, per più di un secolo, affinché i clienti possano vagliare alla ricerca di riferimenti visivi di ogni concepibile genere.
Dalla sua creazione nel 1915, la Picture Collection ha soddisfatto le esigenze della vasta comunità di artisti, illustratori, designer, insegnanti, studenti e ricercatori di New York.
Coprendo oltre 12.000 soggetti, la Picture Collection è una vasta collezione circolante e un archivio di riferimento, il più grande del suo genere in qualsiasi sistema di biblioteche pubbliche.
Nel 1929 Romana Javitz diventa sovrintendente della collezione, plasmandone l’ethos e i processi che ne regolano la crescente circolazione.
Tra i suoi numerosi sforzi pionieristici c’era una campagna per diversificare in modo mirato l’offerta della collezione preservando un’ampia documentazione dei soggetti trascurati del paese, tra cui l’arte popolare, la fotografia documentaria e i ritratti della vita afroamericana.
Utilizzata da giornalisti, storici, registi, designer, inserzionisti e militari statunitensi, la Picture Collection è stata anche una risorsa particolarmente vitale per gli artisti.
Diego Rivera lo consultò per il suo controverso murale del Rockefeller Center, Man at the Crossroads (1932–33); Joseph Cornell ne ha attinto per realizzare i suoi assemblaggi in scatola degli anni Quaranta; e per tutti gli anni ’50 e ’60, Andy Warhol ha raccolto una serie di immagini, molte mai tornate, che sono state fondamentali per le sue illustrazioni e dipinti.