Susan Meiselas si è fatta conoscere grazie ai suoi coraggiosi reportage fotografici sulla rivoluzione nicaraguense.
SUSAN MEISELAS. Mediations
KUNST HAUS WIEN è l’unico museo di Vienna aperto tutti i giorni per 365 giorni all’anno.
Con le sue migliori mostre internazionali di arte contemporanea incentrate sulla fotografia KUNST HAUS WIEN è diventato parte integrante della scena culturale viennese.
Dal 16 settembre 2021 il Museo ospita una mostra personale della fotografa statunitense Susan Meiselas presentata per la prima volta in Austria.
Nata a Baltimora nel 1948 Susan Meiselas si occupa di questioni sociali e politiche urgenti sin dagli anni ’70.
Susan Meiselas si è fatta conoscere grazie ai suoi reportage fotografici sulla rivoluzione nicaraguense.
Dal 1978 al 1982 ha documentato la rivolta dei sandinisti contro l’allora presidente Anastasio Somoza Debayle.
Alcune delle sue fotografie, prima fra tutte quella dell'”Uomo Molotov”, sono diventate immagini iconiche dei media e hanno plasmato il modo in cui la rivoluzione latino-americana è stata percepita in Occidente.
Il suo lavoro ruota pertanto attorno alla documentazione di guerre, rivoluzioni e crisi umanitarie e all’esplorazione di questioni come l’identità culturale e il femminismo.
La mostra personale a Vienna presenta le prime serie di Meiselas:
- Carnival Strippers (1972–1975) che ha mostrato le condizioni di lavoro delle donne che si guadagnavano da vivere lavorando come spogliarelliste alle fiere del New England
- Prince Street Girls (1975–1992), dove Susan ha accompagnato le ragazze a Little Italy, New York City per un periodo di diciassette anni, dall’infanzia alla pubertà e fino all’età adulta. Le fotografie illustrano i cambiamenti graduali nelle loro vite, nei loro corpi e nel loro posto all’interno della società.
- Mediations (1978–1982) sulla rivoluzione nicaraguense.
Viene presentata inoltre l’attuale serie sui rifugi per donne nel Regno Unito A Room of Their Own (2015-2016) che comprende fotografie dei rifugi, nonché resoconti degli stessi residenti e alcuni dei loro oggetti personali.
La mostra illustra come tali motivi siano stati ripresi e riprodotti in vari contesti.