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Angelo Tabaro

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA: Effetti

Cosa ha portato il titolo di “Capitale italiana della Cultura” alle città che sono state riconosciute tali?

Capitale italiana della Cultura. Gli effetti sulle città che sono state insignite del titolo tra le quali: Siena, Procida, Parma, Ravenna

 

Capitale italiana della Cultura. Gli effetti sulle città che sono state insignite del titolo tra le quali: Siena, Procida, Parma, Ravenna
Fonte: https://www.beniculturali.it

 

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA: Effetti

Il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura avviato in Italia nel 2014 (art 3 quater  legge 106/2014) ha interessato fino al 2023 12 città. Tra queste si hanno Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017; Palermo nel 2018; Parma nel biennio 2020/2021, causa Covid; Procida nel 2022; Bergamo e Brescia nel 2023.

Per ognuna delle città che si sono fregiate di questo titolo notevole è stato l’impegno di onorarlo attraverso ricchi programmi culturali che hanno interessato tutti gli ambiti della creatività umana.

Sono stati realizzati mostre, spettacoli ed eventi che hanno attirato l’attenzione di un pubblico più vasto di quello che normalmente frequenta la città.

Tutti gli amministratori pubblici hanno manifestato soddisfazione sugli esiti delle loro iniziative, ma sono sempre giudizi personali e soggettivi.

Il ministero sentiva però l’esigenza di avere un modello oggettivo di valutazione degli effetti del riconoscimento e della sua capacità di attivare cambiamenti culturali e sociali nei territori interessati.

E’ stata incaricata pertanto la Fondazione Scuola dei Beni e delle attività culturali di accendere i riflettori sulle capitali italiane della cultura.

La Fondazione ha condotto quindi un lavoro di ricerca e di analisi sulle dieci capitali italiane della cultura dal 2015 al 2022.

Come evidenziato dai responsabili della ricerca, è il primo studio di una policy complessa che ha riguardato diversi territori del nostro Paese e che ha richiesto uno sforzo ingente anche in termini di ascolto e partecipazione dei nostri interlocutori.

 La ricerca si basa infatti su diversi pilastri: una parte di analisi desk e quindi di ricerca dati quantitativi accanto a un’analisi field realizzata grazie alla partecipazione e al coinvolgimento di interlocutori territoriali che ci ha consentito di ascoltare oltre 1200 persone.

 Il risultato è quindi un’analisi di massima di quello che è accaduto nelle diverse realtà e nelle diverse esperienze”.

Il lavoro di studio è durato mesi per indagare specifici ambiti di valutazione, con interviste, questionari e focus group.

Sono stati personalmente contattati e sentiti project manager, referenti delle amministrazioni comunali, policy maker, rappresentati delle industrie culturali e creative, esponenti della società civile e cittadini dei comuni insigniti del titolo. La ricerca ha chiesto di valutare, in particolare:

  • in che modo il programma “Capitale italiana della cultura” abbia ampliato, diversificato e modificato l’offerta culturale delle città, contribuendo alla vivacità culturale;
  • se e come sia stata garantita una migliore accessibilità e si sia ampliato il pubblico di riferimento;
  • come siano cambiati il posizionamento mediatico e l’attrattività turistica;
  • se effettivamente sia stato possibile costruire occasioni di networking e rafforzamento delle reti territoriali.

Sono questi indicatori importanti che dovranno tener presente le città che in futuro intendono candidarsi al prestigioso riconoscimento.

Inoltre, gli esiti di questa prima indagine permettono oggi al Ministero della cultura di avere a disposizione un patrimonio di informazioni che offrono un primo e più completo quadro sull’iniziativa. Questo consentirà quindi di elaborare i bandi futuri avendo a disposizione un modello di valutazione sulla capacità di attivare cambiamenti culturali e sociali nei territori coinvolti, che sarà molto utile anche per le selezioni dei progetti.

Le città che dal 2015 sono state riconosciute Capitale italiana della Cultura sono: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena, Mantova, Pistoia, Palermo, Parma, Procida, Bergamo e Brescia.

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