Pieraccioni, nuovo film in Sardegna: “Grazie a mia figlia ‘Finalmente la felicità”

“Un musicista idealista, seguace di Charles Fourier, perchè la vita è fantastica se vissuta d’istinto. Professore di controfagotto, che nessuno dei suoi allievi vuole suonare, insegna all’Istituto Boccherini di Lucca, Buscemi (Andrea Buscemi, Ndr) gli ruba una melodia ‘La felicità’, ma la musica è di chi la scrive. Con Papaleo, mollato dalla fidanzata, girerà in un bus double deck la Sardegna, per un film sulle cose che danno la rilassatezza necessaria per arrivare alla felicità”, dice Pieraccioni in una pausa di lavorazione al Forte Village. Pieraccioni (Benedetto) un professore di musica di Lucca viene chiamato alla trasmissione di Maria De Filippi “C’è posta per te” dove scopre che la mamma, da poco scomparsa, ha adottato a distanza Luna, una bellissima ragazza brasiliana, interpretata da Ariadna Romero. ‘Finalmente la felicità’, questo è il titolo del nuovo film di Pieraccioni, E’ una commedia in cui emerge l’idea che “la vita è fantastica se vissuta d’istinto”.

Soggetto scritto con l’amico Domenico Costanzo  e Giovanni Veronesi, che co-firma anche la sceneggiatura,  è attualmente sul set al Forte Village Resort, vicino a Cagliari, : nel cast, anche Rocco Papaleo, ovvero il fraterno amico di Benedetto Sandrino, e Thyago Alves, il modello brasiliano reduce dell’Isola dei Famosi, che nei panni di Jesus contenderà a Benedetto la stupenda Luna. “Un musicista idealista, seguace di Charles Fourier, perchè la vita è fantastica se vissuta d’istinto. Professore di controfagotto, che nessuno dei suoi allievi vuole suonare, insegna all’Istituto Boccherini di Lucca, Buscemi (Andrea Buscemi, Ndr) gli ruba una melodia ‘La felicità’, ma la musica è di chi la scrive. Ovviamente, la felicità del titolo viene anche da Martina, la figlia avuta con Laura Torrisi: “La vera gioia è guardarla negli occhi. Nel film mi riproduco, e quindi Martina ha una piccola parte: ha sei mesi e pesa già dici chili, ha due cosce che sembra Platinette”. “I miei film devono funzionare: è la regola del divertimento.  – ha detto Pieraccioni – Io & Marilyn, viceversa, non era divertimento puro, ma come mi ha detto qui un cliente c’è tanto bisogno di ridere”. D’altronde, Pieraccioni ride e prova a far ridere sul set, ma quando non scrive per il cinema le cose cambiano: “I miei racconti sono di una tristezza immane, come mi dice Guccini, e io forse sono più malinconico che solare, come dice la mia fidanzata”.

 

FEDERICO GAROLLA. Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968
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