La mostra a Pistoia dell’artista rumena Inescu presenta un insieme di lavori basati sulla ricerca in corso dell’artista su una condizione umana spesso sulla soglia tra spazi diversi
Nona Inescu: “Waterlily Jaguar”
La galleria SpazioA è nata nel 2008 sulla scia di una precedente esperienza non profit di Uscita Pistoia, organizzazione no-profit che raccoglieva amici e curatori attorno a Giuseppe Alleruzzo, fondatore della galleria.
Dal 27 febbraio 2021, SpazioA propone la terza mostra personale in galleria dell’artista rumena Nona Inescu (1991, Bucarest), dal titolo Waterlily Jaguar.
La mostra presenta lavori recenti, realizzati nel 2020, e comprende una serie di sculture in acciaio, lavori fotografici e un nuovo video.
Entrando nella galleria, lo spettatore si trova subito di fronte alla separazione dei due spazi, incontrando una singola fotografia che introduce i giardini subacquei e una tenda di lattice verde, che segnala un confine liquido e al tempo stesso le profondità vegetali dell’acqua.
Dietro la tenda, è presente una riproduzione sensoriale di tutto ciò che si trova sopra la superficie.
Queste sono le sculture in acciaio, che incarnano gigantesche ninfee Victoria amazonica, oltre a una liana di acciaio che si estende dal pavimento della galleria
Questa riflessione sulla soglia tra due spazi, la superficie e lo spazio subacqueo porta lo spettatore a guardare con occhio più attento ad alcune condizioni “ibride” della condizione umana ed è in linea con la pratica artistica di Inescu.
Le capacità delle ninfee rappresentano in realtà l’ennesima prova che le piante esigono un nostro esame critico e culturale, in quanto specie compagne, e un parallelo mutamento nella percezione umana del loro status vegetale.
Le opere esposte sono inoltre espressione della ricerca artistica fortemente caratterizzata da una natura interdisciplinare che comprende fotografie, oggetti, installazioni e a volte video.
Sono lavori plasmati dalla ricerca teorica e letteraria, ruotano attorno al rapporto tra il corpo umano e l’ambiente e la ridefinizione del soggetto in chiave post-umanistica.