Una mostra che è mescolanza di generi, fusione di scenari “ Sinestesia” più da vivere immergendosi nell’evento che semplicemente da vedere.
No strings attached
Hyphen projects è un progetto che organizza residenze di due settimane per curatori di mostre d’arte..
Ogni curatore è invitato a dialogare con gli altri curatori in residenza e a relazionarsi con una determinata città.
Il progetto dura un anno e prevede la realizzazione di 5 mostre in località diverse.
Milano è stata scelta quale primo dei cinque eventi espositivi.
Va precisato che Hyphen non è una galleria, non ha un elenco di artisti fisso nè dipende dalla dinamica commerciale della galleria.
Hyphen è un’organizzazione di eventi con sede ad Hilversum, nell’Olanda settentrionale con l’obiettivo di creare connessione della scienza alle imprese e tra i suoi progetti prevede anche le imprese culturali.
Fino al 15 marzo nello spazio di via Olona 5 propone No strings attached , prima esposizione del Hyphen projects 2020.
Un dipinto, un’esibizione dal vivo, un’installazione laser, una scultura e una partitura: questi sono gli elementi scelti per rappresentare.
La sovrapposizione delle coordinate geografiche e temporali, oltre a rappresentare la coesistenza di elementi contemporanei di avanguardia e storici, danno vita a dimensioni ove vicino e lontano, passato e presente si compenetrano creando realtà sempre nuove.
Un evento che vuol essere la prova degli esiti formativi della residenza del curatore.
No strings attached è mescolanza di generi, fusione di scenari “ Sinestesia” più da vivere immergendosi nell’evento che da vedere con semplice curiosità.
Il pubblico è infatti invitato ad immaginare il proprio spazio utilizzando come strumenti media differenti.
Tali media non si limitano a coesistere ma interagiscono continuamente tra loro.