Nasce dall’incontro tra le raccolte della GAMeC e un nucleo di opere confiscate in Lombardia e affidate temporaneamente alla GAMeC
LIBERA. Tra Warhol Vedova e Christo
BERGAMO– Palazzo della Ragione – GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Via San Tomaso 53 Città Alta Bergamo
Fino al 6 gennaio 2020
LIBERA. Tra Warhol, Vedova e Christo
Concepito come un omaggio alla libertà creativa e all’emancipazione dai vincoli della tradizione, il progetto espositivo nasce dall’incontro tra le raccolte della GAMeC e un nucleo di opere confiscate in Lombardia e affidate temporaneamente alla GAMeC.
Da quella collezione definita “impermanente” nasce la mostra che presenta quindi al pubblico una ricca selezione di opere di alcuni tra i più celebri artisti internazionali della seconda metà del Novecento.
Certamente un’occasione unica di conoscenza e approfondimento delle più importanti correnti artistiche internazionali – dall’Informale all’Astrazione geometrica, dal Nouveau Réalisme alla Pop Art, dal Minimalismo all’Arte Povera -.
L’esposizione si articola in quattro le sezioni tematiche:
Libera dalla forma
Con dipinti e disegni di alcuni tra i più importanti esponenti del movimento, l’arte informale, nata nel secondo dopoguerra, in parallelo all’Espressionismo astratto americano, si sottrae al vincolo della forma, figurativa o astratta che sia, per testimoniare un’urgenza comunicativa, andando all’essenza della pura materia.
Libera dalla figurazione
Dedicata all’Astrazione geometrica nelle sue forme più varie e presenta fenomeni globali come il Minimalismo e l’Arte Optical, nell’ambito dei quali trova espressione la radicale volontà degli artisti di emanciparsi dal vincolo della figurazione.
Libera dallo stile
Dedicata al gruppo di artisti all’Arte Povera, nato sul finire degli anni Sessanta con l’obiettivo di operare attraverso l’utilizzo di materiali poveri, nel sostanziale rifiuto delle tecniche e dei supporti tradizionali.
Libera dalla rappresentazione
Che mostra il lavoro di artisti legati ad alcune correnti degli anni Sessanta e Settanta – come il New Dada, il Nouveau Réalisme e in parte la Pop Art – che affermano il valore artistico dell’’oggetto in sé, rappresentativo esclusivamente della propria realtà intrinseca o del proprio status.
Orari:
tutti i giorni 10.00 – 18.00
martedì chiuso
Informazioni:
Tel. +39 035 270272