L’attesa senza tempo di Pietro CERNIGLIARO in Mostra a Roma

Fino al 22 giugno la splendida cornice di palazzo Valentini nella sala Egon von Furstenberg ha ospitato le opere fantasiose di un artista attento ai particolari, poliedrico come Pietro Cernigliaro. Nelle sue opere la percezione visiva, è il cuore pulsante della sua vasta produzione artistica. Una pioggia di coriandoli multicolori,si spargono con metodo certosino sulla tela dando vita ad immagini talvolta riprese da momenti di vita reale vissuti dall’artista come “ Il passaggio del testimone olio su tela del 2007,”L’attesa senza tempo”che da il titolo alla mostra;”L’intesa” del 2007 che raffigura la nipotina insieme al suo cane dalmata; o ripropongono figure appartenenti a celebri opere di artisti rinascimentali come l’interpretazione del 2009 di un dipinto di Rogier Van der Weyden( 1399-1464) intitolato “Sensualità enigmatica” e l’Uomo Con turbante da lui ribattezzato L’uomo Conturbante dipinto da Jan Van Eyck(1390-1441). La sua tecnica pittorica può essere definita a “punto pixel,dove la ricerca delle forme sulla tela viene catturata dall’osservatore a distanza. I dipinti ad olio su tela eseguiti a regola d’arte con maestria tecnica,catturano le immagini che esplodono in una miriade di colori come i frammenti di vetro di un caleidoscopio. Pietro Cernigliaro nasce a Roma nel cuore di Trastevere.

Negli anni 1951-53, frequenta nel quartiere Ebraico del portico d’Ottavia il corso di disegno ornamentale del maestro Francesco Trombadori. Nel 1988 frequenta a Roma il laboratorio di oreficeria diretto dal Prof. Gerardi. Dal 1978 al 1986 inizia i primi approcci con i colori a tempera e ad olio in maniera del tutto intuitiva da autodidatta con la riproduzione dei grandi maestri del passato. Sono di quel periodo “Il cavallo marino contro l’idra” da un mosaico pavimentale della villa di Plinio a Castelfusano, “L’osteria dell’orso”dal dipinto di Ettore Roesler Franz, “Le barche” dal dipinto di Vincent Van Gogh e tanti altri. Dal 2001 libero da impegni lavorativi,si dedica a tempo pieno allo studio di opere impegnative come “Il bacio” di Klimt, “Fruttiera bicchiere e mele” di Cezanne,”l’Impero delle luci” di Magritte. Nell’anno accademico 2002 -2003, 2004-2005 frequenta il corso di restauro e tecniche pittoriche antiche presso l’Università Popolare di Roma diretto dalla prof.ssa Rizzo, acquisendo una spiccata capacità nella pittura a tempera d’uovo su fondo d’oro. Dal 2007 cambia lo stile pittorico sperimentando le opere costruite con tasselli di colore di forma geometrica. A luglio del 2008 espone tutte le opere per la prima volta ad Orbetello (GR), ad agosto dello stesso anno espone una selezione di opere scelte a Poggio Mirteto (RI). A giugno 2010 espone a Roma presso la Galleria Reginula 6, riscuotendo notevoli consensi da parte della critica e degli estimatori del genere.

 

Loredana Rizzo

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