Ravenna si prepara a ricordare i 700 anni dalla morte di Dante ricordando il 6° centenario della morte celebrato nel 1921
Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante
Una mostra particolare offerta quale primo atto espositivo ufficiale della Città di Ravenna per le celebrazioni dell’anniversario dei 700 anni dalla morte del sommo poeta (settembre 1321)
La mostra Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante intende ricordare infatti il VI centenario inaugurato a Ravenna nel 1921 con la presenza dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione Benedetto Croce.
Saranno esposti in mostra libri, manifesti, fotografie, dipinti, manoscritti e numerosi oggetti d’arte conferiti come omaggio a Dante e alla città “ultimo rifugio” del poeta.
Saranno esposti anche il manifesto ufficiale del VI centenario realizzato dall’artista Galileo Chini e i celebri sacchi contenenti foglie di alloro donati da Gabriele D’Annunzio alla Tomba di Dante con i disegni di Adolfo De Carolis.
Parallelamente alla mostra nel Corridoio grande, nella Manica lunga della Classense, verrà ospitata l’esposizione Il Dante di Guerrini con una sezione di disegni danteschi dell’artista ravennate Giovanni Guerrini a cura di Daniela Poggiali, responsabile delle collezioni grafiche della Biblioteca.
La mostra rappresenta il primo evento espositivo del vasto programma “Viva Dante – Ravenna 2020/2021” che inizierà il 5 settembre con la riapertura solenne della tomba alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sarà quindi possibile riammirare il sepolcro dantesco, progettato dall’architetto Camillo Morigia, al termine di un intervento di restauro che ha restituito il suo volto originario.