Le sue opere richiamano esperienze di teatro e nelle sue opere si esprime un mondo fiabesco ove la linea di confine tra reale e fantastico è quasi impercettibile
IN FABULA, Alessandra Beltrame
Nata in Svizzera da famiglia Italiana e residente a San Gallo, nei lavori di Alessandra Beltrame emergono spesso rimandi a questa doppia identità: da una parte la tradizione del ricamo domestico veneto-friulana e, dall’altra, la elaborata tradizione sangallese del famoso pizzo.
Il fulcro delle sue opere sono i principi di democrazia e libertà, correlati a tematiche sociali.
I progetti e le installazioni nascono localmente e il suo lavoro è caratterizzato da precedenti esperienze professionali nel teatro e nella realizzazione di maschere.
La stessa artista descrive il lavoro proposta a Venezia dalla Fondazione Bevilacqua La Masa nella mostra curata da da Eraldo Mauro e Stefano Cecchetto.
IN FABULA è un lavoro in divenire, composizione di un inedito linguaggio figurato, formato da “vocaboli” di disparata provenienza cui vengono negate le singole identità per poi inserirli, omologati, in un personale alfabeto visivo.
Molti soggetti possono trovare richiami nella letteratura fiabesca ma, allo stesso tempo, possiedono una loro propria storia che ha radici reali e concrete.
Sono storie dai rimandi a volte felici a volte drammatici.
Ciascun soggetto scelto, viene ricoperto con una pelle dorata cucita addosso dall’artista manualmente.
Come nelle fiabe, in cui la linea di confine tra reale e fantastico è sottile e sinuosa: ciò che la pelle contiene lascia aperto il dubbio se corrisponde poi realmente a quanto l’artista descrive oppure è solo una sua finzione.