Una grande mostra per le celebrazioni del bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio nella sua città natale
L’ Ex Chiesa di San Pietro in Atrio di Como e altre sedi ospitano la mostra Il catalogo del mondo: Plinio il Vecchio e la Storia della Natura
A Como, nella centralissima Ex Chiesa di San Pietro in Atrio, una location sede di importanti mostre posta nei pressi del capolavoro romanico dell’abside di San Fedele, è aperta fino al 31 agosto 2024 la mostra Il catalogo del mondo: Plinio il Vecchio e la Storia della Natura.
La mostra, organizzata dalla Fondazione Alessandro Volta in occasione delle celebrazioni del Bimillenario Pliniano, è un racconto inedito dedicato alla figura e alla vita di Plinio il Vecchio, dall’antichità ai giorni nostri.
Plinio il Vecchio era nato a Novum Comum, l’odierna Como, tra il 23 e il 24 d.C.
Con il coordinamento artistico del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei duemila anni dalla nascita di Plinio il Vecchio e a cura di Gianfranco Adornato, Professore di Archeologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’esposizione ripercorre le vicende di Plinio il Vecchio, mettendo in luce la straordinaria fortuna della sua opera attraverso i secoli e la sua attualità nella società contemporanea, impegnata in una profonda riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente e sul rapporto dell’uomo con la natura.
Nelle due sedi principali – Palazzo del Broletto e l’Ex Chiesa di San Pietro in Atrio – la mostra si articola in sei sezioni che indagano diversi aspetti della sua vita e della sua fortuna:
“Plinio e il suo tempo”, dedicato all’illustrazione del ruolo di Plinio nella società del suo tempo;
“Plinio e Como”, che racconta la storia della città di Como attraverso le voci dei suoi cittadini più celebri;
“La Naturalis Historia e la sua fortuna”, che ricostruisce la fama della Naturalis Historia attraverso alcuni dei più importanti codici dell’opera;
“Nobilia opera a Roma”, che illustra il ruolo dei capolavori greci nel contesto urbano di Roma e nella storia dell’arte antica;
“I prodigi della natura. Le gemme”, approfondimento che indaga il mondo delle gemme, vero e proprio microcosmo che incarna al massimo grado le meraviglie della natura nella Naturalis Historia;
“Il mito contemporaneo. Morte e fortuna di Plinio nel XX secolo” sezione dedicata all’influenza di Plinio, all’eruzione del Vesuvio e alla distruzione di Pompei ed Ercolano nell’immaginario contemporaneo e cinematografico.
La mostra si diffonde inoltre in città coinvolgendo luoghi cittadini attraverso un percorso open-air, fino al nuovo spazio multimediale Vis Comensis, che apre per la prima volta al pubblico proprio il 3 maggio.
Il percorso espositivo presenta oltre quaranta opere provenienti dalle maggiori istituzioni museali italiane e si arricchisce inoltre dei lavori di importanti artisti contemporanei che richiamano le opere e la vita di Plinio il Vecchio.
Tra questi il fotografo Luigi Spina, con la prima assoluta del suo progetto Interno Pompeiano e lo scultore Fabio Viale presente con alcune delle sue maggiori opere – tra le quali il Laocoonte, Venus e Kouros.
Il dialogo con il contemporaneo prosegue con la serigrafia Vesuvius di Andy Warhol, l’opera Naturalis Historia di Giulio Paolini e tre serie dell’artista statunitense Cy Twombly: Natural History II, Six Latin Writers and Poets and Poets e Five Greek Poets and a Philosopher.