Una grande mostra distribuita su tre sedi della città di Vercelli rende omaggio allo scultore Francesco Messina.
Francesco Messina. Prodigi di bellezza. 120 opere a 120 anni dalla nascita
Si è inaugurata a Vercelli il 18 dicembre e aperta al pubblico dal giorno dopo la mostra Francesco Messina. Prodigi di bellezza. 120 opere a 120 anni dalla nascita, esposizione distribuita su tre sedi nella città.
Francesco Messina (1900 – 1995), dopo la formazione all’Accademia Linguistica di Belle Arti a Genova si fa conoscere presto e nel 1922, poco più che ventenne, viene invitato alla XIII Biennale di Venezia, in cui sarà sempre presente fino agli anni ’40.
Trasferitosi a Milano nel 1932 frequenta Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto, Sergio Solmi, Carlo Carrà, Piero Marussig.
Nel 1934 vince la cattedra di scultura all’Accademia di Brera, di cui dal ’36 al 1944 sarà anche direttore.
Invitato nel 1949, insieme a Marino Marini, alla Terza Internazionale di Scultura di Philadelphia, negli Stati Uniti, Messina è stato da allora uno dei scultori italiani più conosciuti e apprezzati nel mondo.
E stato un artista ricercato e apprezzato per i suoi gruppi monumentali quali quelli al Cimitero di Milano, alla Cittadella di Assisi, al Pierre Lachaise di Parigi, in S. Pietro a Roma, nel Duomo di Milano.
Celebri sono poi i suoi ritratti di Lucio Fontana, di Giuseppe Papini, di Salvatore Quasimodo, di Indro Montanelli, di Aida Accolla, di Carla Fracci, di Luciana Savignano, ed altri importanti personaggi.
Ma le sue opere più note restano, ancora oggi, il grande Cavallo morente eseguito per il Palazzo della Rai a Roma e la monumentale Via Crucis in marmo di Carrara per la chiesa di San Giovanni Rotondo sul Gargano.