Cinque artisti propongono cinque modalità in cui le parole volano e mostrano pluralità di sensi, spingendosi oltre il recinto della pagina bianca.
Flying Words
MILANO – Osart Gallery Corso Plebisciti,12
Dal 20/10/ al 23/12/2022
Osart Gallery è stata fondata nel 2008 da Andrea Sirio Ortolani.
Fin dall’inizio ha sviluppato il proprio percorso con una particolare attenzione verso le esperienze artistiche più significative degli anni Sessanta e Settanta, dando spazio ai protagonisti dell’arte concettuale ed esplorando nuovi linguaggi come Body Art, arte cinetica e fotografia.
Flying Words, aperta il 20 ottobre 2022 alla galleria Osart di Milano, è una collettiva dedicata a cinque importanti artisti del contemporaneo – Vincenzo Agnetti, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Emilio Isgrò e Maria Lai – che hanno varcato le soglie della parola per dar luogo a fascicoli sperimentali che toccano da sempre il nervo dell’attualità.
La mostra nasce da una riflessione sulla poesia come comunicazione a più alta frequenza e più in generale sulla verboiconicità, su un terreno che apre una breccia al di là del verso per entrare in un panorama ibrido dove la parola diventa immagine e l’immagine diventa parola.
La parola cucita di Maria Lai, quella cancellata per essere rafforzata o rievocata da Emilio Isgrò, quella dimenticata a memoria (a volte criptica o massicciamente critica) di Vincenzo Agnetti, quella continua e via via desemantizzata o s-carnificata di Tomaso Binga (al secolo Bianca Pucciarelli Menna), quella scomposta e riassemblata da Mirella Bentivoglio (“Uso la parola come immagine. E mai più di una parola per volta”) per dar luogo a significati plurimi e aperti sono, in questo progetto, cinque proairesi.
Sono cinque modalità in cui le parole volano appunto, mostrano pluralità di sensi, si spingono oltre il recinto della pagina bianca.