Modena rende omaggio ad Elisabetta Sirani, la prima artista donna in Europa a fondare una scuola femminile di pittura, l’Accademia del Disegno.
ELISABETTA SIRANI. Donna virtuosa, pittrice eroina
La Galleria di BPER Banca nasce con l’obiettivo di valorizzare l’immenso patrimonio storico-culturale del territorio.
Non solo un museo, ma un luogo di scambio culturale vivace e vitale, per consolidare il rapporto che lega BPER Banca a Modena, un segnale di continuità con il passato e apertura verso il futuro.
Dal 17 settembre al 14 novembre 2021, la galleria propone, presso gli spazi espositivi di via Scudari 9 a Modena, la mostra “Elisabetta Sirani. Donna virtuosa, pittrice eroina”, a cura di Lucia Peruzzi.
Elisabetta Sirani (Bologna, 1638-1665) venne celebrata dai contemporanei per il suo coraggio quale artista in grado di affermare la propria libertà e la propria autonomia professionale fondando la prima accademia d’arte per giovani donne in una società dove l’attività artistica era aperta quasi esclusivamente ai maschi.
L’esposizione, inaugurata in occasione del festivalfilosofia, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 17 al 19 settembre, come contributo alle riflessioni sul tema della “libertà” proposto nella XXI edizione del festival.
La vicenda di artista donna di Elisabetta Sirani, come ha sottolineato nella sua presentazione la curatrice Lucia Peruzzi, è del tutto particolare.
Si parte dalle lunghe pagine di elogi del biografo e mentore Carlo Cesare Malvasia per poi snodarsi tra realtà e leggenda nel mito della “vergine pittrice” nel brevissimo arco di tempo che le fu concesso di vivere.
La morte precoce, misteriosa e improvvisa, la porta via, infatti, a soli ventisette anni.
Una vita breve che non le ha impedito di mostrare il suo pennello virtuoso, la sua maestria e la sua rapidità di esecuzione (in soli dieci anni licenzia circa duecento dipinti) tanto da essere celebrata come la reincarnazione artistica al femminile di Guido Reni.
Elisabetta non fu solo capace di far volare l’immaginazione e inventare un modo tutto suo di usare i pennelli, imparando a muoversi tra le squisitezze formali dei deliziosi “quadretti da letto” e la pittura più robusta riservata alle sue donne forti, nelle quali sembra proiettare la propria rivalsa di pittrice emancipata.
Uno spirito libero che volle pensare alla formazione artistica delle donne.
E’ stata infatti la prima artista donna in Europa a fondare una scuola femminile di pittura, l’Accademia del Disegno.
La mostra si compone di quattro opere appartenenti alla collezione di BPER Banca e di cinque dipinti provenienti da collezioni private emiliane.
Il percorso espositivo parte dalle origini con l’opera “Amore dormiente” di Guido Reni, di cui fu allievo Giovanni Andrea Sirani, padre di Elisabetta, presente con il dipinto “La Terra dona a Nettuno i bulbi di tulipani”.
La tecnica e gli insegnamenti del padre vengono raccolti dalla giovane Elisabetta di cui sono proposti i dipinti “Madonna che allatta il Bambino”, “San Giovannino nel deserto”, “Amor vincit omnia”, “Sacra Famiglia con Santa Teresa”, “Venere e Cupido” e “Circe”.
La narrazione si conclude, infine, con l’opera “Sibilla” di Ginevra Cantofoli, allieva della Sirani.
