Dall’incontro di due collezioni di pittura napoletana nasce una mostra straordinaria sull’impatto di Caravaggio sugli artisti napoletani del tempo
Dopo Caravaggio. Il Seicento Napoletano nelle Collezioni di Palazzo Pretorio e della Fondazione De Vito
Le prime idee di Museo al Palazzo Pretorio di Prato possono farsi risalire al 1788 e al Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena.
Egli, per educare all’arte i giovani della Scuola comunale del Disegno, proponeva infatti di raccogliere nel Palazzo Comunale un primo nucleo di dipinti provenienti dai monasteri e dagli oratori soppressi.
Fu poi nel 1858 che nasce formalmente il Museo con la costituzione ufficiale della Pinacoteca nel palazzo Comunale-Palazzo Pretorio.
Oltre alla collezione permanente il Museo organizza mostre temporanee sempre di elevata qualità.
Fino al 6 gennaio 2021 il Museo presenta la mostra Dopo Caravaggio. Il Seicento Napoletano nelle Collezioni di Palazzo Pretorio e della Fondazione De Vito.
La Fondazione De Vito nasce il 5 maggio 2011 per volontà dell’Ing. Giuseppe De Vito ( 1924-2015) , collezionista e studioso di Seicento napoletano e di natura morta, con l’intento di favorire gli studi sulla Storia dell’Arte Moderna a Napoli.
La Fondazione ha sede a Vaglie , un piccolo comune a nord di Firenze e il suo sito istituzionale è : https://www.fondazionedevito.it/giuseppe_devito.php?area=fo
La Fondazione De Vito possiede una delle più notevoli collezioni private di pittura napoletana del ‘600.
Anche il Museo di Palazzo Pretorio di Prato conserva uno dei nuclei pubblici più importanti in Toscana di opere di Seicento napoletano, che in occasione della mostra è stato oggetto di ulteriori studi e di approfondimenti critici
Dall’incontro di queste due realtà è nata una mostra straordinaria.
Si tratta di un percorso espositivo che vuole raccontare l’impatto determinante della pittura di Caravaggio sugli artisti di scuola napoletana nel XVII secolo attraverso una scelta di opere delle due collezioni.
Un itinerario in cui Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera, il Maestro dell’Annuncio ai Pastori, Bernardo Cavallino, Mattia Preti, Nicola Malinconico segnano le tappe di un’emozionante esperienza visiva ed emotiva.