Depero e la pubblicità al Mar di Aosta
Dopo il successo dell’appuntamento con Ugo Nespolo, proseguono gli incontri di approfondimento sulla mostra Universo Depero organizzati dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta. Il prossimo appuntamento è previsto per venerdì 21 marzo (ore 17,30, ingresso libero) nella sede del Museo Archeologico Regionale di Aosta con un dibattito che mette in evidenza la straordinaria inventiva di Depero pubblicitario e il suo lungo sodalizio con la Campari per cui nel 1932 ha ideato la celebre bottiglietta tronco conica del bitter che ancora oggi rappresenta uno dei simboli dell’azienda. Bitter Depero. L’inventore della bottiglia Campari tra arte, pubblicità e autoreclame è il tema dell’incontro, condotto da Alberto Fiz e Daria Jorioz, a cui partecipano Paolo Cavallo e Marina Mojana, rispettivamente direttore responsabile e direttore artistico di Galleria Campari.
Depero è l’artista che ha eliminato qualunque forma di gerarchia tra arte colta e arte popolare tanto che nel 1926, in occasione della sua partecipazione alla Biennale di Venezia, decide di mescolare le carte inserendo, tra dipinti e tarsie, Squisito al selz, un quadro pubblicitario realizzato proprio per Campari con due figure-manichino che sorseggiano il bitter. L’artista futurista è, poi, stato tra i primi ad intuire che la società si dirigeva verso una comunicazione generalizzata dominata dai media e sin dagli anni venti affronta argomenti diventati oggi di gran moda come l’architettura pubblicitaria o l’autoreclame dove, insieme, al marchio, è necessario pubblicizzare il nome del creatore. “L’autorecalme”, scrive Depero, “non è vana, inutile e esagerata espressione di megalomania, bensì indispensabile necessità per far conoscere rapidamente al pubblico le proprie idee e creazioni.”
Come emerge con chiarezza dalle opere in mostra, Depero ha modificato il sistema di comunicazione pubblicitaria umanizzando il prodotto e creando una complicità con il consumatore. In questa direzione il connubio con Campari è uno dei più riusciti sul piano creativo e i manifesti realizzati per l’azienda del bitter denotano una straordinaria capacità di sintesi grafica e linguistica con divagazioni satiriche che fanno pensare al nonsense e al teatro dell’assurdo, come avviene con il manifesto Se la pioggia fosse di Bitter Camparidove da un ombrello rovesciato scende il prezioso nettare attraverso un manico a forma di cannuccia rovesciata. Oppure con Distrattamente mise il Bitter Campari in testa con la celebre bottiglietta trasformata in un improbabile copricapo di gusto orientale. Come scrive Umberto Notari, collezionista e amico dell’artista, nonché scrittore ed editore, “davanti a un cartellone di Depero il passante deve soffermarsi con un grido di sorpresa. La sua tavolozza ci arresta di colpo come se ci ficcassero le dita negli occhi. Un cartellone di Depero non ammette sguardi distratti e non può essere dimenticato da chi l’ha visto anche una sola volta.” Depero, dunque, inventa un nuovo format comunicazionale e non c’è dubbio che proprio lui, il maestro delle avanguardie, sia stato l’antesignano di molti Caroselli e che abbia ispirato pubblicitari celebri come Armando Testa o caricaturisti e scrittori come Sto, creatore del signor Bonaventura. Proprio oggi, dunque, è quanto mai importante riscoprire la sua anima ludica, ironica e così attuale della sua arte pubblicitaria.
Al termine dell’incontro, la Campari offrirà un cocktail a tutti i presenti nella sala centrale del museo dove spicca l’installazione allestita dal designer valdostato Claudio Bitetti con 100 maxibottiglie di Camparisoda realizzate nel 2012 in occasione degli ottanta anni della Campari che riproducono in formato gigante la storica monodose disegnata da Depero.
Dopo Bitter Depero, gli incontri proseguono venerdì 4 aprile con Magico Laboratorio Depero dove Nicoletta Boschiero, cocuratirce della mostra Universo Depero insieme a Alberto Fiz e l’esperto di design Beppe Finessi raccontano l’artista attraverso le opere presenti a Casa Depero di Rovereto e l’11 aprile con un appuntamento, insieme alla storica dell’arte e collezionista Laura Mattioli dedicato al successo internazionale internazionale di Depero, da Barcellona a New York.
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