Raccogliendo le immagini del tempo che cambia con il suo IPad in tempo di Lockdown, Hockney ha catturato con destrezza gli effetti della luce e dei cambiamenti climatici di un intero anno creando un ciclo pittorico di ampie dimensioni.
David Hockney. A Year in Normandie Contrepoint contemporain
Il Museo dell’Orangerie (Musée National de l’Orangerie) è situato nel cuore di Parigi all’interno dei giardini delle Tuileries, molto vicino al Museo del Louvre e a Place de Concorde.
Aperto al pubblico nel 1927, questo museo è situato in un’antica serra di aranci – detta per l’appunto, orangerie – ed è famoso in tutto il mondo per essere la sede del ciclo di dipinti di Claude Monet raffiguranti le famose Nymphéas.
Dal 13 ottobre l’Orangerie ospita una mostra dedicata all’artista britannico David Hockney (Bradford 1937).
La mostra David Hockney. A Year in Normandie Contrepoint contemporain evidenzia l’esperienza più recente dell’artista conosciuto nel panorama artistico internazionale come pittore, disegnatore, scenografo e fotografo.
Ispirato dallo straordinario arazzo della regina Matilde visto al Museo di Bayeux decide agli inizi del 2020 di raffigurare in analoga forma di ciclo narrativo l’arrivo della primavera.
L’Arazzo è un’opera lunga 70 metri con un ricamo a forma di fregio che racconta in un unico pezzo la conquista dell’Inghilterra da parte di Guglielmo, duca di Normandia, nell’XI secolo.
Aveva appena iniziato il ciclo quando arriva la pandemia da Covid19 e il conseguente lockdown.
Mentre il mondo si blocca, Hockney acquisisce più di cento immagini su iPad nel giro di poche settimane.
La tecnica gli consente di entrare senza uscire da casa e in modo rapido e preciso in Normandia.
Alla maniera degli impressionisti, cattura con destrezza gli effetti della luce e dei cambiamenti climatici in una tavolozza vivace e luminosa.
I giorni passano, il lockdown finisce e la primavera lascia il posto all’estate, all’autunno e poi all’inverno.
Hockney ha dipinto non solo la primavera, ma un anno intero.