Binia Bill è una delle poche donne in Svizzera che nella prima metà del ventesimo secolo svolgevano un’attività professionale e artistica con la macchina fotografica
Fotostiftung Schweiz di Winterthur ospita la mostra fotografica BINIA BILL – Immagini e frammenti, fino al 26 gennaio 2025
Istituita nel 1971, la Fotostiftung Schweiz è una fondazione di diritto privato senza scopo di lucro impegnata nella conservazione, ricerca e diffusione di opere fotografiche.
La Fotostiftung Schweiz colleziona principalmente opere fotografiche legate alla Svizzera dagli inizi della fotografia fino ai giorni nostri.
Nella sua attività di promozione dell’arte fotografica Fotostiftung Schweiz presenta inoltre importanti punti di vista sulla fotografia attuale e storica con alcune mostre temporanee.
Dal 9 ottobre 2024 Fotostiftung Schweiz presenta la mostra BINIA BILL – Immagini e frammenti.
Questa mostra si propone come una retrospettiva dell’artista a vent’anni dalla prima e unica presentata all’ Aargauer Kunsthaus.
Artista particolare Binia Mathilde Spoerri in arte Binia Bill (1904 -1988) che si accostò alla fotografia con ambizione e fiducia nei propri mezzi.
Dopo una formazione da violoncellista concertista, nel 1930 frequentò la sezione di fotografia alla Itten-Schule di Berlino, diretta da Lucia Moholy.
Tornata a Zurigo, sua città natale, Binia ha lavorato come fotografa indipendente e dal 1931, dopo il matrimonio con l’architetto e artista Max Bill, in coppia con il marito al quale forniva immagini per la sua attività di progettazione grafica e tipografica.
Tuttavia la qualità del suo lavoro si è ugualmente sviluppata con la realizzazione, autnoma, di una notevole opera fotografica.
I suoi ritratti e le nature morte sono caratterizzate da un chiaro linguaggio visivo, associabile all’estetica del «Neuen Sehens», la Nuova Visione.
L’interesse di Binia Bill per la prospettiva e le superfici, per i giochi di luci e ombre si accompagna però a una sensibilità del tutto particolare che influenzò il suo sguardo su oggetti, piante, animali e persone.
Quando però nel 1942 diventò madre ha rinunciato alla fotografia e la sua opera è stata presto dimenticata.
Ma Binia Bill fa parte delle poche donne in Svizzera che nella prima metà del ventesimo secolo svolgevano un’attività professionale e artistica con la macchina fotografica e ciò che è rimasto del suo lavoro dimostra non solo la sua notevole forza creativa ma le conferisce anche un posto di rilievo nella storia della fotografia.
Per questo merita di essere riscoperta e valorizzata.