Bill Viola è uno degli artisti più apprezzati a livello internazionale nell’ambito della video-arte
BILL VIOLA – Into the Light
Lo Stavanger Art Museum ha origine dalla Società dell’arte nata nel 1895 con l’obiettivo di costruire una collezione d’arte nella città norvegese per risvegliare tra i cittadini l’amore per le arti.
Da gennaio il Museo ospita una mostra personale dell’artista americano Bill Viola nato a New York nel 1951.
Viola è oggi uno dei più apprezzati artisti nell’ambito della video arte a livello internazionale
La mostra norvegese presenta installazioni e opere video nel periodo dal 1976 al 2013.
Sono opere che mettono in evidenza l’ampiezza della ricerca artistica e tecnica di Viola e le sue esplorazioni sulle possibilità tecniche ed estetiche dell’immagine in movimento.
La formazione, l’esperienza a fianco di grandi artisti del settore come Bruce Nauman e Nam June Paik, la sensibilità dell’artista hanno permesso a Viola di creare installazioni video che creano per lo spettatore un’esperienza totale attraverso l’uso di una tecnologia audiovisiva avanzata.
Peraltro, la sua crescita artistica è strettamente collegata alla evoluzione del mezzo tecnico che, dagli anni Sessanta a oggi, ha conosciuto uno sviluppo incredibile.
Si parte infatti dalle prime videocamere portatili ad uso domestico per arrivare alle potenzialità del digitale che oggi ha reso la realizzazione e riproduzione di immagini video una esperienza comune per tutti ovunque nel mondo.
All’interno di questa evoluzione tecnica si pone la ricerca che ha portato molti artisti a sentire il bisogno di collegare il video alle loro manifestazioni creative quando queste si esprimevano in happening o performance.
In parallelo non è mancata la ricerca di ritrovare nel video in sé una forma d’arte autonoma e compiuta, non più collegata ad una azione artistica esterna al video stesso.
Sono cresciuti quindi gli artisti che hanno sviluppato la propria ricerca su questo mezzo espressivo, tre questi Bill Viola.
Le sue opere hanno temi filosofici e psicologici e spesso includono sfumature spirituali e riferimenti alla storia dell’arte.