Nel suo percorso di ricerca Aldo Grazzi è rimasto affascinato e si è fatto interprete dei monili dell’arte Masai
Aldo Grazzi: Illusioni
VENEZIA – Marignana Arte Rio Terà dei Catecumeni – Dorsoduro 141
Dal 17/12/2022 al 18/02/2023
La galleria Marignana Arte nasce a Venezia nel 2013 da un progetto di Emanuela Faldati e Matilde Cadenti.
Situata in un sestiere, quello di Dorsoduro, strategico per le arti del nostro tempo e considerato il cuore pulsante del contemporaneo a Venezia, si trova a pochi passi dalla Collezione Peggy Guggenheim, da Punta della Dogana e da Fondazione Vedova.
La galleria ospita dal 17 dicembre 2022 la seconda mostra personale di Aldo Grazzi (Pomponesco Mantova, 1954), artista che per molti anni è stato docente di Pittura e tecniche Extra mediali all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Nel corso della sua eclettica e avvincente carriera, Grazzi ha affrontato le sfide degli ultimi decenni con lo slancio di un ribelle capace di porre al centro della sua poetica il complesso rapporto tra realtà, sogno e ricerca di libertà.
Partendo da questo presupposto – quello della libertà e del sogno – il titolo “Illusioni”, definito dall’artista per questa mostra, non è certo un invito alle oziose peregrinazioni del sognatore, ma al contrario invita a un consapevole impulso verso l’autenticità di vita.
La mostra Aldo Grazzi: Illusioni si concentra in particolare su una serie dell’artista, quella delle perline intrecciate, che va dal 1988 ai giorni nostri.
Grazzi è rimasto affascinato e si è fatto interprete dei monili dell’arte Masai, ma nel percorso espositivo è proposto e messo in rilievo anche il sarcasmo e la dissacrante ironia che si esprime nella costante sperimentazione dei linguaggi artistici impiegati.
Ad aspettarci sono “i miti” (questo il titolo della serie di opere), frutto di illusioni collettive, ma che sembrano affermare che eliminata la dimensione dell’illusione l’uomo non ha più̀ speranza, se non quella di un conservatorismo triste e anche pericoloso.
Dunque, ci si dovrà per forza spingere aldilà così come si chiama la serie di opere esposte sul finale di questo percorso tanto visionario, quanto profondamente filosofico.
Aldilà forse sarà possibile intravedere il senso che anima lo slancio libero e incondizionato attraverso il quale Grazzi vuole farci osservare il tempo, i nostri sogni, le nostre illusioni e le nostre speranze più̀ profonde.
