Una rassegna antologica che celebra i sessant’anni di ricerca artistica di Valerio Adami a palazzo reale di Milano
Palazzo Reale di Milano ospita la mostra celebrativa VALERIO ADAMI. Pittore di idee, aperta fino al 22 settembre
Palazzo Reale è il cuore espositivo del centro di Milano, una struttura del Comune che dagli anni Cinquanta programma, progetta e gestisce grandi mostre d’arte per il grande pubblico.
Un’attività che ha posizionato Palazzo Reale ad un livello di eccellenza sia per la qualità dei progetti scientifici che per la varietà delle proposte.
Dal 17 luglio al 22 settembre Palazzo Reale presenta una rassegna antologica che celebra i sessantacinque anni di ricerca artistica di Valerio Adami, affermato pittore europeo, che ha vissuto tra Francia e Italia, riconosciuto come valido interlocutore da tutti i filosofi contemporanei.
Nato a Bologna il 17 marzo 1935, Valerio Adami si è dedicato inizialmente alla pittura espressionista, per passare poi all’arte astratta e approdare infine alla Pop Art.
In quest’ultima ricerca artistica Adami si è ispirato in particolare a Roy Lichtenstein, creando una specie di racconto a fumetti fantastico e ironico, che presenta ambienti spersonalizzati con all’interno oggetti simboli della modernità, reso con uno stile con stesure piatte, lisce e continue.
Nel 1954 frequenta l’Accademia di Brera a Milano, l’anno seguente va a Parigi, lavora tra Londra e Parigi tra il 1961 e il 1964 e nel 1967 realizza a New York delle tele esposte alla Biennale di Venezia l’anno successivo. Adami lavora a Parigi dove inaugura una mostra antologica al Centre Pompidou nel 1985 e due pannelli per l’atrio della Gare d’Austerlitz nel 1987.
La sua pittura, che adotta quasi sempre il grande formato, è di forte impatto visivo e per questo motivo l’artista è stato a volte associato al genere “pop”. Tuttavia, dietro immagini di immediata leggibilità è sottintesa una narrazione più profonda.
Le immagini di Adami si popolano di metafore visive sofisticate e racchiudono concetti filosofici, letterari e mitologici, rappresentando nella sua opera l’evoluzione del pensiero europeo ed occidentale.
La grande mostra antologica per i 65 anni di carriera è realizzata in collaborazione con l’Archivio Valerio Adami ed è curata da Marco Menegazzo.