Il trionfo del bello alla Biennale di Antiquariato di Roma

Sarà veramente il trionfo del bello declinato secondo tutte le sfumature possibili quello che offrirà la ottava edizione della Biennale Internazionale di Antiquariato in programma a Roma, Palazzo Venezia dal 5 al 14 ottobre 2012. “Le primissime immagini delle opere che stanno pervenendo -afferma Luigi Michielon che della Mostra è il coordinatore- confermano che gli antiquari invitati hanno recepito il nostro invito a portare a Palazzo Venezia pezzi d’assoluta eccezione, con proposte trasversali per intercettare i diversi interessi del pubblico, dai pezzi di alta ed altissima epoca al secondo Novecento italiano ed internazionale, dalle arti maggiori, pittura e scultura, alle arti applicate.  Sarà una Biennale ricchissima e vivace, irrinunciabile per chi sappia già come orientarsi non meno che per un pubblico attento ma non specializzato, anche giovane, che voglia inserire un pezzo d’epoca o semplicemente una importante opere d’arte nell’arredo di design della propria casa o ufficio”. Pubblico e collezionisti di casa a Palazzo Venezia hanno sempre trovato sicurezza sull’autenticità e sulla qualità degli oggetti proposti accertata dalle gallerie stesse insieme al coordinamento scientifico della mostra mercato, oggi il comitato organizzativo con il suo Presidente Cesare Lampronti desidera rafforzare questa fiducia auspicando una non impossibile policy sulla garanzia del prezzo. Grand tour della Biennale di Roma, e non poteva essere diversamente, riserva uno spazio da protagonista anche all’archeologia, con proposte che non lasciano certo indifferenti, come il busto marmoreo di Herrinius, figlio dell’imperatore Decio, opera raffinata del terzo secolo, proposto dall’Antichità Valerio Turchi. Archeologia greco romana sarà anche la proposta della new entry galleria Cahn di Basilea. Sulla scultura dal Medioevo al Neoclassico, punterà anche l’allestimento della galleria Tomasso Brothers di Leeds e Londra. Molto spazio alla Biennale avrà la pittura di qualità, con proposte diversissime, con opere di notevolissimo rilievo per autore ma anche per qualità oggettiva. Molti i maestri classici proposti. Tra loro, una incantevole Madonna con bambino del giovane Lippi in mostra alla Galleria Moretti, uno stupendo il “San Pietro pentito”, vero capolavoro del Guercino proposto da Robilant e Voena o il raro Todeschini di grandiose dimensioni portato da Carlo Orsi. Tra le opere del nostro Ottocento, le due limpide vedute di Ippolito Caffi e quelle di Simone Pomardi della Galleria Antonacci, o gli affascinanti ritratti di Mario Cavaglieri che Robertaebasta espone insieme a Depero e ad un pezzo unico: un vaso Richard Ginori disegnato da Gio Ponti appositamente per l’Expo di Parigi del 1925.

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