PROSPETTIVE

Angelo Tabaro

Angelo Tabaro

21 novembre: World Television Day /Giornata mondiale della televisione

Giornata che celebra la filosofia che lo strumento rappresenta: simbolo di comunicazione e globalizzazione

World Television Day 2022 Pikasus

21 novembre: World Television Day /Giornata mondiale della televisione

È innegabile l’impatto che la televisione ha nel portare l’attenzione di tutti i cittadini, praticamente in ogni parte del mondo, sui conflitti e le minacce alla pace e alla sicurezza e il suo ruolo potenziale nell’affinare l’attenzione su altre questioni importanti, comprese le questioni economiche e sociali.

Oggi, nonostante esistano e crescano sempre più trasmissioni di immagini e notizie su piattaforme diverse, la televisione continua a essere la principale fonte di consumo di video e il numero di famiglie con televisori in tutto il mondo continua ad aumentare.

L’interazione tra le forme di trasmissione emergenti e tradizionali crea una grande opportunità per aumentare la consapevolezza sulle questioni importanti che devono affrontare le nostre comunità e il nostro pianeta.

Le immagini della guerra in Ucraina proposte ogni giorno, con frequenza e ricchezza di particolari in passato inimmaginabili, entrano nelle case creando nei cittadini un duplice processo, da un lato di partecipazione umana agli eventi, ma dall’altro anche di assuefazione all’immagine, con perdita di interesse e di consapevolezza della gravità dei fatti narrati e mostrati.

Il pericolo è l’affievolirsi della consapevolezza della gravità di situazioni e comportamenti umani che intaccano la solidità stessa del tessuto sociale e il senso di responsabilità verso noi stessi, gli altri, l’ambiente, la natura.

Ma l’impatto della televisione e la sua presenza influenzano anche e fortemente i processi decisionali della politica dei singoli paesi e della comunità internazionale.

Queste riflessioni e la consapevolezza che la televisione rappresenta un simbolo di comunicazione e globalizzazione nel mondo contemporaneo erano già presenti alla fine del secolo scorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite quando, con deliberazione n.51/205 del 17 dicembre 1996, ha proclamato il 21 NOVEMBRE di ogni anno, Giornata mondiale della televisione.

Va precisato però che la Giornata Mondiale della Televisione non è tanto una celebrazione dello strumento, quanto piuttosto della filosofia che rappresenta.

A questa decisione l’Assemblea dell’ONU era arrivata dopo l’organizzazione di un Forum televisivo mondiale, tenuto il 21 e 22 novembre 1996 durante il quale personalità di spicco dei media si sono incontrate sotto gli auspici delle Nazioni Unite per discutere del crescente significato della televisione nel mondo in evoluzione di oggi e per considerare come potrebbero rafforzare la loro reciproca cooperazione.

Da allora il 21 novembre di ogni anno diventa uno stimolo ed un invito a tutte le testate televisive del mondo a organizzare eventi o presentare programmi che vadano nel senso di riflettere su storia, limiti e potenzialità delle produzioni televisive, ma soprattutto a realizzare programmi in cui sia garantita la qualità, la correttezza e la sensibilità ai temi della pace, della sicurezza, dello sviluppo economico e sociale, della sostenibilità per essere strumenti di una generale crescita culturale dell’umanità.

In occasione della 25^ Giornata Mondiale della Televisione del 2021, per tutta la giornata, le reti Rai e Mediaset hanno dedicato qualche breve programma e trasmesso uno spot dedicato di trenta secondi prodotto da EBU (European Broadcasting Union) con ACT (Association of Commercial Television in Europe) e Egta (l’Associazione Europea delle concessionarie di pubblicità tv e radio) che dava una panoramica sull’utilizzo della televisione in Europa: 5463 canali presenti nel continente, 600mila le persone impegnate nella realizzazione dei contenuti, 610 milioni gli spettatori.

Non sono risultate finora particolari iniziative da parte di emittenti locali.

Per l’edizione di quest’anno non sono ancora note le iniziative programmate da RAI e MEDIASET e c’è la speranza che anche le emittenti locali dedichino qualche minuto della loro programmazione a queste riflessioni.

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