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Giuseppe Tassi

Giampiero Galeazzi. Una voce fuori dal coro

Con le sue telecronache urlate per le imprese degli Abbagnale, il bagno di champagne negli spogliatoi del Napoli di Maradona

Giampiero Galeazzi. Una voce fuori dal coro

 

Giampiero Galeazzi durante la trasmissione di Rai 1 ''Sabato sport'' a Roma il 25 marzo 1989. ANSA ARCHIVIO
Giampiero Galeazzi durante la trasmissione di Rai 1 ”Sabato sport” a Roma il 25 marzo 1989. ANSA ARCHIVIO

 

Questo era Giampiero Galeazzi. 

Poi i duetti al microfono con Panatta per commentare il tennis, altra sua grande passione, e la cattedra di Novantesimo Minuto onorata con uno stile tutto personale. 

Quel corpo ingombrante, da ex canottiere che ama la buona tavola, lo portava con fantastica naturalezza e un eterno sorriso sulle labbra. 

Fra i mille ricordi di Giampiero Galeazzi ne aggiungo due più intimi e personali che raccontano bene la sua umanità. 

Europei 1988 in Germania.  

In una cena a tre con me e il collega Sandro Picchi, Bisteccone (soprannome non amatissimo) si confessa. 

C’è l’ho con quelli che danno i voti ai telecronisti sui giornali. Beniamino Placido, per esempio, me sfotte per qualche strafalcione quando racconto il tennis. Ma lui non sa come io e Adriano viviamo le giornate di Parigi. Si finisce la sera alle 23 e poi se va a magna’: due ostriche, un drink, un po’ de mondo e se fanno le quattro. E il giorno dopo otto ore diretta e collegamenti. Otto ore de trasmissione, dico otto, me la voi fa ‘ di’  ‘na caxxata?…“.

Maratea 1991 torneo di tennis per giornalisti.  

Gioco in doppio con Paolo Occhipinti storico direttore di Oggi, già cantante con lo pseudonimo di John Foster e noto al mondo musicale per la canzone “Amore scusami”. 

Dall’altra parte del campo c’è Giampiero con la sua mole torreggiante che lo condiziona nei movimenti. 

Il braccio però è  di qualità e il suo compagno lo applaude ad ogni volee.  

Ma Occhipinti è troppo forte e io collaboro sbagliando il meno possibile. 

Vinciamo netto e alla fine Giampiero sorridente si liscia la pancia e si congeda così:
Due mesi fa so’ stato in Francia da Messegue, sai quello che te fa dimagri’  con il suo metodo. Torno orgoglioso al mio circolo a Roma e mostro la silhouette: “So’  stato da Messegue!”. E quei cafoni in coro: “Ecche’, te lo sei magnato?….

Di Giuseppe Tassi

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