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Giuseppe Tassi

Giuseppe Tassi

Buon viaggio Sean, Bond, 007, non tramonterai mai

Avevi la licenza di uccidere e il tifo da curva dei miei anni verdi, anche se ero dentro un cinema

Buon viaggio Sean, Bond, 007, non tramonterai mai

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Sean_Connery_1980_Crop.jpg
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Sean_Connery_1980_Crop.jpg

Londra 1996 durante gli europei di calcio.

Sono seduto con due colleghi al ristorante l’Ulivo quartiere di Chelsea.
Sento un fermento, un vocio crescente come un’onda.
Il brusio viene dalla strada, mentre un maturo signore sopra il metro e novanta entra con passo elegante nel ristorante.
Va a occupare un tavolo in fondo alla sala con una signora molto piacente di qualche anno più giovane.
Appena si siede, un’orda di turisti giapponesi fa irruzione nel ristorante.

Un solo gemito di gioia sulle loro bocche “Cion Connery, Cion Connery, Cion Connery”.

Solo allora riconosco il mio idolo mentre si sfila cappello e giaccone e si appresta a firmare una valanga di autografi.
Non ho cuore di chiedergliene uno per me, da portare a casa come trofeo.
Ma strargli vicino, anche a pochi metri, é già un gioia infinita, un viaggio nel mio immaginario più bello.

Eccoti Sean sull’Orient Express mentre seduci Daniela Bianchi di ritorno da Istanbul in una scena di “Dalla Russia con Amore” .

E poi accanto alla bionda verniciata d’oro dal perfido Goldfinger.
Ma il momento in cui più ti ho amato e invidiato é quando su una spiaggia della Giamaica hai incontrato Ursula Andress con bikini e coltello.

Avevi la licenza di uccidere e il tifo da curva dei miei anni verdi, anche se ero dentro un cinema.

Buon viaggio Sean, Bond, 007, non tramonterai mai.

Di Giuseppe Tassi

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