FOCUS CULTURA

"Occorrono uomini creativi" (Gianni Rodari)

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Angelo Tabaro

Il festival Ephemera e il bisogno di fisicità e di incontrarci di persona.

“Occorrono uomini creativi” (Gianni Rodari)

Il festival Ephemera e il bisogno di fisicità e di incontrarci di persona.

Ephemera

Dopo gli anni dei contatti virtuali e online imposti dalla Pandemia tutti sentono impellente il bisogno di riscoprire la fisicità e gli incontri di persona ed è strano che anche un festival che si definisce primo festival italiano dedicato alla cultura immateriale, si ponga l’obiettivo di proporre forme d’arte che si attivano solo attraverso la fisicità e l’interazione con le persone.

Si tratta di EPHEMERA festival italiano dedicato alla Cultura Immateriale ideato, curato e diretto da Eleonora Cedaro, Michela Lupieri e Rachele D’Osualdo.

Ephemera accenderà i riflettori su alcuni luoghi simbolo del patrimonio naturale e artistico della regione Friuli-Venezia Giulia — Prato d’Arte Marzona, Vigne Museum, Palazzo Lantieri, Libreria Martincigh e Trieste Contemporanea — attraverso un ricco calendario di eventi distribuiti da maggio a ottobre che intrecceranno diverse discipline: performance di danza, musica contemporanea e sound art, una residenza d’artista, mostre di arti visive, laboratori artistici e sportivi.

Ephemera nasce, infatti, dalla necessità di raccontare il contemporaneo.

Effimera è l’essenza dell’arte, della socialità, del collettivo, di un tempo che ne ha minato la possibilità di accadere; ma gli ephemera sono anche le tracce lasciate nei ricordi individuali e collettivi, nei luoghi intimi e condivisi, nelle abitudini soggettive e nei riti sociali.

Nell’arte, sono quei frammenti che raccontano il processo, che rimandano alla genesi, alla necessità, alla persistenza e alla pragmatica dell’accadimento artistico, culturale, umano.

Come già ricordato, in antitesi con le modalità virtuali di vivere la socialità sperimentate durante la pandemia, questo progetto propone forme d’arte che si attivano solo attraverso la fisicità e l’interazione con le persone.

I paesaggi naturali della Carnia e dei Colli Orientali, il vissuto storico e contemporaneo di Udine, Gorizia e Trieste faranno da cornice a un festival di arti performative, visive e discipline corporee.

Tracce di Cultura Immateriale saranno anche i dialoghi reali e simbolici fra gli artisti e tutte le persone che hanno lasciato, o lasceranno, una traccia in questi luoghi.

Presentato ufficialmente il 16 giugno alle ore 18.30 alla Libreria Martincigh di Udine il festival ha un ricco programma di eventi e di luoghi, ove formazione, performance, arte nelle loro diverse declinazioni e pensiero si confronteranno con un pubblico chiamato non solo ad assistere ma anche a partecipare.

Sempre a Udine negli spazi della libreria Martincigh viene proposto il progetto Corposa: video ideati dagli studenti del Laboratorio di Elementi Visivi del Progetto del Corso di Laurea in Design degli Interni del Politecnico di Milano.

Una riflessione sul tema del corpo come collante tra opera e luogo, che gli studenti hanno sviluppato con allestimenti scenografici ispirati alle installazioni artistiche delle collezioni d’arte contemporanea interessate dai luoghi del Festival per raccontarli attraverso video che ne comunicano l’atmosfera e le interazioni possibili.

In breve, si ricordano altri incontri in programma.

Sabato 18 giugno dalle 18 alle 21 il Prato d’Arte Marzona a Villa di Verzegnis, fra le Prealpi Carniche, i danzatori di Arteffetto Danza, proporranno una serie di performance in dialogo con le opere site specific di Sol LeWitt, Bruce Nauman, Richard Long, Dan Graham tra gli altri ospitate nel Prato d’Arte.

Martedì 21 giugno alle ore 20 il Vigne Museum a Rosazzo — progetto artistico-architettonico realizzato da Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle — vedrà un prestigioso ospite internazionale, il musicista e compositore statunitense Alvin Curran, esibirsi in una sound performance di grande intensità poetica.

Sabato 25 giugno alle ore 21 al Palazzo Lantieri di Gorizia Fabio Accurso, Giorgio Pacorig e Veniero Rizzardi proporranno al pubblico una suggestiva sound performance per liuto, tastiere e live electronics, abitando di suoni antichi e contemporanei il Salone da Ballo del palazzo, sede dell’importante opera Skies di Michelangelo Pistoletto.

Venerdì 16 settembre alle ore 18.30, Ephemera concluderà le attività di questa prima edizione a Trieste Contemporanea con la mostra personale di Riccardo Arena curata da Michela Lupieri.

Una nuova produzione ideata a partire dagli accadimenti, dalle suggestioni e dalle tracce raccolte dall’artista durante il Festival.

L’articolato festival confluirà in un mosaico multimediale, consultabile sul sito www.ephemerafestival.it,

Ufficio stampa: Atemporary Studio (info@atemporarystudio.com )

 

 

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

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