FOCUS CULTURA

"Occorrono uomini creativi" (Gianni Rodari)

Picture of Angelo Tabaro

Angelo Tabaro

ARTE e SOCIETÀ a ROVIGO. Ruolo strategico di una Fondazione Bancaria

Artefice e animatrice indiscussa di questa crescita è una fondazione bancaria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, nota come Fondazione CaRiPaRo

ARTE e SOCIETÀ a ROVIGO. Ruolo strategico di una Fondazione Bancaria

 

Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau
Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau

 

Rovigo, una delle sette Province del Veneto era considerata la cenerentola non solo per condizioni economiche ma anche per attività culturali.

Il delta del PO era vissuto non come patrimonio ma come ricordo del dramma della grande alluvione che nel 1951 sommerse il polesine.

La provincia di Rovigo non poteva contare sulle ricchezze culturali ed economiche di Venezia, Padova, Vicenza, Verona e Treviso ma neppure sulla straordinaria attrazione delle Dolomiti della provincia di Belluno, la più simile a Rovigo per condizioni economiche e sviluppo culturale.

Tuttavia, nel campo culturale, dall’inizio del nuovo millennio, Rovigo ha conosciuto una progressiva crescita culturale, riconoscimento anche dell’intenso lavoro che da sempre in quella provincia svolgevano due storiche istituzioni:

  • l’Accademia dei Concordi e l’Associazione Minnelliana.
  • Artefice e animatrice indiscussa di questa crescita è una fondazione bancaria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, nota come Fondazione CaRiPaRo.

Con il nuovo millennio la Fondazione ha deciso infatti di investire di più in cultura a Rovigo cominciando a programmare a Palazzo Roverella mostre di grande rilevanza e con il supporto di storici e critici d’arte di grande valore, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi e offrendo eventi espositivi anche a Palazzo Roncale

Con un’esperienza che vanta quindici anni di attività espositiva oggi la Fondazione presenta un programma di esposizioni che, nell’auspicata rinascita dalla pandemia di Covid19 e nel 70 anniversario del dramma dell’alluvione del Polesine, è incredibilmente ricco e articolato.

Un programma che colloca Rovigo tra i grandi centri espositivi riconosciuti a livello nazionale, per ricchezza e qualità delle proposte.

È di questi giorni la presentazione del nuovo programma del biennio 2021 e 2022, nelle due sedi gestite dalla fondazione Palazzo Roverella e Palazzo Roncale.

Si tratta di un programma particolarmente ricco e qualificato.

  1. A giorni si concluderà la grande mostra di Palazzo Roverella, Arte e Musica, dal Simbolismo alle avanguardie che ha indagato il complesso e affascinante legame tra musica e arti visive dalla fine del XIX secolo.

Una mostra straordinaria che mette in evidenza come gli scambi e gli intrecci tra Arte e Musica sono stati esplorati da alcuni filoni pittorici.

Le opere di Richard Wagner, Ludwig van Beethoven e Johann Sebastian Bach sono diventati fonte di ispirazione per la Secessione di Vienna, ma anche per la riflessione di Vasilij Kandinskij, Paul Klee, František Kupka, Félix Del Marle, Augusto Giacometti e molti altri.

Cubismo, Futurismo, Neoplasticismo, fino al Dada e al Surrealismo: nessuna corrente artistica è rimasta immune all’indagine della relazione musicale, che diventerà modello e paradigma per un nuovo modo di intendere l’arte.

  1. A Settembre Palazzo Roverella riparte con uno dei fotografi più conosciuti dal grande pubblico: Robert Doisneau.

L’ampia retrospettiva, a cura di Gabriel Bauret, racconterà dal 23 settembre 2021 al 31 gennaio 2022 la vita e la produzione del fotografo parigino che ha immortalato il bacio di due innamorati nella piazza del Municipio di Parigi, un atto magico tra il traffico e la gente indaffarata.

Quello scatto è considerato il bacio più famoso della fotografia del Novecento.

Quella stessa autentica trasparenza dello sguardo, punteggiato di tocchi ironici, caratterizza poi tutte le sue opere.

Circa 130 opere, selezionate dall’archivio dell’artista, permettono di avvicinare lo scatto poetico di uno dei padri fondatori dell’Umanesimo fotografico e della street photography insieme al fondatore della prima agenzia di fotogiornalismo Henri Cartier- Bresson.

La città, l’amore, la quotidianità e la semplice bellezza della vita invaderanno con leggerezza Rovigo attraverso Palazzo Roverella.

  1. Quasi in contemporanea con la mostra di Doisneau, a Palazzo Roncale è programmata dal 23 ottobre 2021 al 31 gennaio 2022 la grande mostra omaggio al polesine 70 anni dopo. La grande alluvione a cura di Francesco Jori.

Ricordare quei giorni drammatici è un dovere sociale ma anche un invito a riflettere sull’azione dell’uomo e il suo rapporto con l’ambiente e la natura.

Certamente il polesine non ha conosciuto lo sviluppo industriale di altre aree, ma ha scoperto le sue potenzialità agricole.

Il Delta del Po non è più il terribile nemico, terra di miseria e malaria, ma è diventato una delle aree umide più importanti in Europa.

  1. Seguirà poi, sempre a palazzo Roverella e legata alla Francia, la mostra RENOIR e L’ITALIA dal 26 febbraio al 26 giugno 2022.

Una mostra che intende studiare il viaggio italiano di Pierre Auguste Renoir nel 1881 e ricostruire i suoi spostamenti, gli incontri, ciò che vide, e misurare il durevole impatto che questo fondamentale soggiorno ebbe e riverberò sul prosieguo della sua produzione artistica.

La mostra, seguendo il fil rouge offerto dalla biografia scritta da Jean Renoir, figlio dell’artista e celebre regista cinematografico, si centrerà soprattutto sulla fase della produzione di Renoir caratterizzata dall’abbandono della tecnica e della poetica impressioniste.

Una mostra che segue l’artista dal viaggio in Italia sino alle opere della vecchiaia, ponendo in risalto l’originalità di un’arte che non fu affatto attardata, ma che costituì uno dei primi esempi di quella moderna classicità che sarebbe poi stata perseguita da molti pittori degli anni Venti e Trenta.

  1. Continuando con la vocazione originaria di Palazzo Roncale come luogo che individua e traccia storie, personaggi ed eccellenze del territorio polesano, nella Primavera 2022 verrà presentata la mostraGiovanni Miani. Il leone bianco del Nilo”, a cura di Mauro Varotto.

Per la prima volta ad essere soggetto di una mostra il rodigino Giovanni Miani, un Indiana Jones dell’Ottocento, l’uomo che dedicò la sua vita alla scoperta delle sorgenti del Nilo.

L’esposizione cade nel 150° anniversario dalla sua morte, avvenuta nel novembre del 1872 a Nangazisi, nell’attuale territorio del Congo.

  1. Infine, nell’autunno 2022 sempre a Palazzo Roncale viene proposta l’epopea del Rugby di Rovigo, sport che ha visto più volte Rovigo sul gradino più alto in Italia.

La mostra L’ovale rossoblu. Il rugby in Polesine evidenzia come questo sport abbia influenzato positivamente la percezione di Rovigo e del Polesine a livello nazionale e anche internazionale.

Per questo la mostra non sarà una mera (pur meritata) celebrazione di partite e vittorie ma un’occasione per capire, e far capire, l’unicità del fenomeno del rugby in queste terre.

Focus cultura è la nuova sezione di Pikasus ArteNews che invita alla riflessione sul valore dell’arte, in tutte le forme espressive del pensiero e della creatività umana. Focus indaga il ruolo e il contributo fondamentale dell’arte per uno sviluppo equilibrato, sostenibile e “umano” della società. Le materie saranno le più varie, dalla presentazione di riviste specializzate anche di nicchia, alla recensione di libri, ad ogni altra iniziativa che nasca da donne e uomini creativi ispirati e capaci di formulare ipotesi coraggiose per il bene comune

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.