CUORE ROSSOBLÙ

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di Giuseppe Tassi

Napoli-Bologna 3-1: Insigne e Osimhen mettono ko il Bologna

Il 3-1 finale è un verdetto troppo pesante per i rossoblù. Mihajlovic: “Risultato bugiardo”

Napoli-Bologna 3-1: Insigne e Osimhen mettono ko il Bologna

 

 

Se in diciotto trasferte vinci solo due volte, è difficile aspettarsi il sacco di Napoli.
In memoria di Pavinato, mitico capitano dello scudetto, il Bologna prova a costruire calcio da paradiso ma si ritrova all’inferno.
Il 3-1 finale della banda Gattuso è un verdetto decisamente troppo pesante per i rossoblu.
Il cuore del Bologna e la riscoperta del calcio alla Mihajlovic, nella sua versione più spregiudicata, infiammano l’animo del tifoso. E danno sostanza a una prova di alta intensità dove brillano Palacio, di nuovo al centro dell’attacco, Soriano e il giovane Skov Olsen, finalmente all’altezza della sua fama.
Peccato per la partenza ad handicap, con gol quasi a freddo di Insigne, propiziato da un assist al bacio di Zielinski.
Ma lo shock d’avvio innesca il miglior Bologna, capace di mettere alle corde il Napoli per lunghi tratti di gara.
Un palo schioccante di Skov Olsen, una parata di Ospina su Palacio e un gol annullato dell’argentino ( per fallo sul portiere napoletano) sono la traccia di una superiorità di gioco e di occasioni che andrebbe meglio monetizzata.
Sono spicchi di paradiso dentro una gara che ha il veleno nella coda.
Mihajlovic, come un generale ostinato, aspetta di raccogliere i frutti del suo assedio mentre Gattuso, concreto e realista, butta in campo il velocista Osimhen al posto di Mertens e trova la chiave del successo.
Il Bologna, sbilanciato in avanti, concede il contropiede al nigeriano che mangia l’anima a Danilo e infila Skorupski.
E quando il Bologna, con una magnifica azione Palacio-Skov Oksen-Soriano, trova il gol della speranza, il Napoli piazza il colpo fatale.
Un rimpallo maligno arma il piede di Insigne che sfugge a De Silvestri e firma il 3-1.
Il Bologna rimane col suo pugno di mosche e la sensazione di aver gettato al vento una bella prestazione collettiva.
Strano dirlo dopo una sconfitta per 3-1 Ma questa è la realtà dei fatti.
Negli spogliatoi Sinisa critica la scarsa determinazione dei suoi giocatori in area avversaria ma sappiamo tutti da tempo che il cannoniere dei sogni gioca nel Milan e ha cantato a Sanremo con lui.
Semmai Mihajlovic mediti sulla tattica della ripresa: un Bologna più cauto sarebbe rimasto in gara fino al novantesimo.
Ma se si sogna il paradiso è difficile tagliarsi le ali.

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