ALICE FALORETTI. Il continente buio

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- DATA INIZIO: 25/01/2023

- DATA FINE: 25/03/2023

- LUOGO: ROMA – Francesca Antonini Arte Contemporane

- INDIRIZZO: Via Capo delle Casa, 4

- TEL: +39 066791387 / 3276231829

Le opere di Alice Faloretti si soffermano sulla dimensione della casa e del rapporto uomo-natura che essa influenza.

ALICE FALORETTI. Il continente buio – Mostra Alice Faloretti Roma

 

Mostra Faloretti Roma
Mostra Alice Faloretti, Installation view

 

ROMA – Francesca Antonini Arte Contemporanea Via Capo delle Casa, 4

Dal 25/01 al 25/03/2023

Fino al 25 marzo espone alla galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea di Roma Alice Faloretti (Brescia, 1992),  sua seconda personale presso la galleria.

 Per l’occasione Faloretti presenta un corpus di opere che include dipinti ad olio su tela e carta e disegni a matita.

Il progetto espositivo è intitolato Il continente buio riferito al saggio di Francesco Sauro che tratta di caverne, grotte e misteri sotterranei e tanto ha ispirato l’artista nel processo creativo.

L’esposizione viene concepita a partire dell’opera realizzata per il Premio Cairo 2022.

Intitolato Demorari, il dipinto affronta il tema dell’indugio, dell’attesa, ma anche dell’abitare e della transitorietà.

Le opere in mostra si soffermano sulla dimensione della casa e del rapporto uomo-natura che essa influenza.

I dipinti seguono i movimenti del pensiero, passando da una memoria ad un’immagine futura, dalla realtà all’immaginazione, da una morbida pennellata ad una brusca interruzione, parlandoci forse della difficile e altalenante relazione che l’uomo ha sempre avuto con la Natura, essa che dà e toglie la vita.

Si parte da fotografie, scattate personalmente o trovate in archivi cartacei e digitali, che spesso riportano inquadrature di paesaggi, fenditure nella roccia, stagni, spaccature di una Natura ora quieta, ora agitata.

Questi scenari tappezzano lo studio, fornendo costante ispirazione all’artista che realizza veri e propri bozzetti preparatori.

Pensa paesaggi frazionando quelli già esistenti, seziona e ridisegna e alle volte li assembla già prima del lavoro finale.

Parte da un’immagine mentale che, pezzo dopo pezzo, si manifesta come insieme di immagini reali.

Il passaggio dall’immagine all’azione meccanica è immediato: sulla tela vengono versate grandi quantità di olio e trementina mischiate, spinte, spatolate da grandi pennelli che fungono da estensioni primordiali delle braccia dell’artista.

Questo procedimento crea forme grezze e imponenti, il vero sfondo su cui si costruisce la composizione finale.

Ci si sposta sulla carta, dove la matita rielabora le forme presenti sulla tela impregnata di trementina e talvolta su tablet che permettono di visualizzare molteplici scenari, collages digitali che includono ritagli di fotografie esistenti, dettagli di lavori in corso di produzione e interventi pittorici digitali.

Si ritorna sulla tela per l’ultimo, dettagliato processo di costruzione minuziosa di quello che sarà lo scenario finale, caratterizzato da una palette consistente e un filo conduttore che abbraccia tutti i lavori in mostra: la grotta.

 

ORARI DI APERTURA

  • martedì > venerdì: 12.00 – 19.00

INFO

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