Martínez Celaya esplora il concetto di estraneità come stato psichico oltre che fisico in linea con il tema della 60ma Biennale Arte di Venezia
Patricia Low Contemporary di Venezia ospita la mostra ENRIQUE MARTÍNEZ CELAYA. Here To Kneel, Voyagers, fino al 15 settembre
Nell’aprile 2024 la galleria svizzera Patricia Low Contemporary di Gstaad ha aperto una nuova sede in Venezia in Palazzo Contarini Michiel del XVI secolo, adiacente al museo di Cà Rezzonico e di fronte a Palazzo Grassi sul Canalgrande.
La nuova galleria si trova in quello che è chiamato il Miglio dei Musei nel sestiere Dorsoduro, ove si trovano la Galleria Palazzo Cini, la collezione Peggy Guggenheim e la collezione Pinault in Punta della Dogana.
Dal 15 giugno 2024 la Galleria presenta una mostra personale dell’artista figurativa di Los Angeles, ma di origini cubane essendo nata a L’Avana nel 1964, Enrique Martínez Celaya, prima mostra dell’artista con la galleria dal titolo Here To Kneel, Voyagers.
La mostra riunisce nove opere che propongono osservazioni sfumate di esperienze transitorie con preoccupazioni durature e universali, come la redenzione, la memoria, il tempo, il mito e la natura.
I dipinti in mostra mettono insieme parti complete e incomplete, dove dettagli figurativi dipinti e immagini della natura convivono con mari abbozzati, riferimenti architettonici, parole o versi poetici.
Il titolo poetico della mostra (Qui per inginocchiarci, viaggiatori), con la sua invocazione alla resa, trasmette la particolare vulnerabilità e il senso di umiltà che accompagna lo spostamento, sia dalla propria casa, dalla propria cultura, o da se stessi nel momento presente.
Fa inoltre riferimento, insieme ad alcuni simboli e allusioni presenti nelle opere – un leone, acqua – al luogo della mostra a Venezia, una città sinonimo di navigazione e transito.
Per molto tempo pietra di paragone nell’opera di Martínez Celaya, il mare è presente in queste nuove opere sotto forma di barche, conchiglie e fronde di corallo trasformate in candelabri.
Senza essere riconosciuta come evento collaterale della Biennale, la mostra di Martínez Celaya esplora il concetto di estraneità come stato psichico oltre che fisico in linea con il tema della 60ma edizione della Biennale Arte dal titolo Foreigners Everywhere.