Per la prima partecipazione ufficiale del Nepal alla Biennale Arte di Venezia, il padiglione ha trovato collocazione in uno spazio composto da una saletta d’ingresso e diverse sale espositive laterali, un giardino privato, un primo piano con diverse sale espositive situato in Fondamenta Sant’Anna a Castello, tra i Giardini e l’Arsenale.
È un Padiglione profondamente ispirato alle tradizioni artistiche locali che il pittore Tsherin Sherpa rielabora in chiave di riflessione sul concetto di appartenenza.
I curatori hanno invitato l’artista Tsherin Sherpa, nato a Kathmandu nel 1968, a creare uno spazio in cui spiegare che artisti, curatori e ricercatori del Nepal sono capaci di affrontare la storia culturale nazionale.
Tsherin Sherpa ha quindi collaborato con artisti dell’Himalaya per catturare e problematizzare concettualizzazioni contraddittorie della regione, spesso viste attraverso uno sguardo “Shangri-La” riduttivo e feticizzato.
L’artista ha attinto alla storia e alle tradizioni legate all’ Himalaya, cercando immagini reali e spiriti della natura e dell’ambiente complesso della grande montagna e dei suoi mondi, Bön, buddista, indù, occidentale e capitalista.
Questo corpus di lavori incorpora resoconti codificati in culture orali, lingue mescolate, rituali quotidiani ad implicare un passato intersezionale e intrecciato.