Il Padiglione della Francia ai Giardini presenta il lavoro di Zineb Sedira (Gennevilliers, 1963), che è prima artista di origini algerine a rappresentare la Francia alla Biennale di Venezia
Zineb Sedira trasformerà il Padiglione francese ai Giardini con un’installazione cinematografica in cui il suo film Les rêves n’ont pas de titre /I sogni non hanno titoli farà immergere i visitatori in un universo dalle “fondamenta profondamente umanistiche” (così in una nota).
Partendo dallo slancio militante, culturale e politico che ha animato il cinema degli anni Sessanta e Settanta in Francia, Italia e Algeria, l’artista abbraccerà più ampiamente temi intrisi di universalismo e di particolare attualità come la lotta alla discriminazione e al razzismo, la decolonizzazione, la libertà, la solidarietà, l’identità o anche la famiglia.
Per realizzare questo progetto, Zineb Sedira si è circondata di tre co-curatori: Yasmina Reggad e il duo formato da Sam Bardaouil e Till Fellrath.
Dall’inizio della sua carriera, Zineb Sedira ha sviluppato un’opera polimorfica che affonda le sue radici nella narrativa autobiografica e nel documentario.
Per il progetto del Padiglione l’artista ha avviato indagini che l’hanno portata a trovare il film Les mains libres, prodotto dall’italiano Ennio Lorenzini nel 1964.
In quel film viene proposto il ritratto di un giovane Stato che aveva appena vinto la sua lotta contro la potenza coloniale è il primo film dell’Algeria dopo l’indipendenza. Proiettato al Festival di Cannes, in Italia e in Algeria, erta caduto nell’oblio e scomparso dagli schermi e dai ricordi.
L’opera inedita prodotta da Zineb Sedira per il Padiglione francese testimonierà queste solidarietà intellettuali e artistiche nel contesto delle utopie degli anni Sessanta per mettere in discussione in modo più ampio la decolonizzazione, le nozioni di identità, accettazione dell’altro, memoria, e guardare alla storia nella sua dimensione collettiva o individuale.
La presentazione del Padiglione è nel sito dell’Istitut Francais alla pagina: