Hol-Hol Tol” significa “cuore delle torbiere” nella lingua del popolo Selk’nam.
Il popolo Selk’nam ha abitato la Terra del Fuoco, in Patagonia, e ha vissuto in armonia con le torbiere del suo territorio per ottomila anni, fino all’arrivo dei coloni responsabili del genocidio.
La mostra Turba Tol Hol-Hol Tol ha riunito un team multidisciplinare di creativi cileni: a partire dalla scrittrice Selk’nam Hema’ny Molina, sono stati chiamati a rappresentare il Cile alla Biennale Arte 2022 l’artista Ariel Bustamante, la storica dell’arte Carla Macchiavello, la regista Dominga Sotomayor, l’architetto Alfredo Thiermann e l’ecologa Bárbara Saavedra.
Il loro progetto collettivo ha affrontato proprio il tema della conservazione delle torbiere presenti in Patagonia e che rappresentano un ecosistema naturale poco conosciuto e poco studiato eppure tra i più efficienti del pianeta nella regolazione del clima.
Come hanno sottolineato gli organizzatori del Padiglione le torbiere svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del clima del pianeta assorbendo il carbonio dall’atmosfera e immagazzinandolo in strati profondi di materia organica (torba).
Ciò rende queste zone umide tra gli ecosistemi più preziosi sulla Terra, ma le torbiere sono trascurate a causa della loro struttura sepolta.
Questa condizione aumenta la loro esposizione a gravi minacce: estrazione mineraria, raccolta di torba e drenaggio.
Una volta prosciugate e distrutte, le torbiere passano dall’essere pozzi di carbonio a essere fonti di emissioni di carbonio, rilasciando enormi quantità di gas serra nell’atmosfera
La mostra propone un’esperienza immersiva che comprende una grande installazione multisensoriale e un esperimento scientifico che propone una pratica di conservazione
ispirata al pensiero e alla sensibilità della popolazione indigeno Selk’nam.
Il messaggio che ne deriva è la consapevolezza del contributo delle torbiere al futuro benessere dell’umanità e, in Patagonia, alla rinascita del popolo Selk’nam.