Figlia del famoso regista Sergio Leone, Francesca Leone (Roma 1964), dopo aver studiato scenografia all’Accademia, si è dedicata all’arte attraverso un lavoro di ricerca che l’ha portata a scoprire la forza espressiva delle vecchie lamiere.
Francesca Leone presenta a Venezia l’Evento Collaterale Take your time, percorso installativo inedito, in occasione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte.
Il progetto espositivo prende vita a partire dalle riflessioni intorno alle restrizioni imposte dalla pandemia e alla sospensione del tempo collettivo e individuale che ha caratterizzato il tempo pandemico.
L’artista si interroga sul rapporto tra umano, tempo e materia e, nella sua pratica artistica, scompone, forgia, plasma, scolpisce, dipinge la materia marginalizzata, gettata, scartata fino a restituirle una vita poetica e un nuovo rapporto morale con l’umano.
Take your time invita a riflettere, rallentare il tempo individuale per attraversare il tempo collettivo, immergendosi in quello che il curatore Danilo Eccher descrive come «un percorso scandito da giardini di rose cristallizzati nella lamiera, firmamenti composti dai rifiuti della strada, concrezioni geologiche un tempo calcaree ora convertite in metallo, lamiere-vessillo di colori bruciati».
Il pubblico è invitato a muoversi all’interno di un percorso installativo modulato in spazi fluidi, separati ma connessi fra loro, per entrare in una condizione sospesa tra esperienza personale e pubblica, tra immaginario intimo e universale, tra dimensione terrena e cosmica.
Nelle opere di Francesca Leone c’è una presenza costante, la ruggine, che si ossida sul metallo, lo graffia, lo scalfisce.
È la ruggine che mostra il volto del suo tempo ed è su questo viso che il colore accarezza le cicatrici, indica le espressioni, cura le ferite.
Sono lamiere che conservano tracce della loro memoria, ricordi fatti di lavoro, fatica, sofferenza, forse anche dolore.
Ogni graffio, ogni lacerazione, ogni piega sussurra un proprio racconto, offre allo sguardo l’immagine simbolica di un accadimento che si è perso nell’abbraccio del tempo.
Il progetto di Francesca Leone apre anche un nuovo spazio nel cuore della città lagunare: il Salone Verde ubicato a Calle della Regina, nel Sestiere Santa Croce 2258, oggetto di un recentissimo restauro ad opera dell’architetto e accademico tedesco Ralph Petersen.