VENEZIA
BIENNALE ARCHITETTURA 2021

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PADIGLIONE URUGUAY “Próximamente” – Biennale Architettura 2021

  • Sede:Giardini
  • Commissario: Silvana Bergson
  • Curatori: Federico Lagomarsino, Federico Lapeyre, Lourdes Silva
  • Espositori: Eduardo Álvarez Pedrosian, Rafael Álvarez, Mariana Amieva Collado, Andrea de Aurrecoechea, Adriana Barreiro, Adolfo Batista Saravia, Silvia Bellizzi, Magdalena Bessonart, Verónica Caracciolo, Eduardo Carozo, Cristian Curbelo Cuervo, Cooperativa Covipedro, María De Lima, Bruno Del Puerto, Daiana Di Candia, Pablo Durán, Valeria España, Sebastián Estévez, William Falcon, Dina Fernández Chavez, Olivia Fonticelli Amieva, Fernando García Amen, Lydia Garrido, Alfredo Ghierra, Cecilia Giovanoni Pérez, Nicolás Guigou, Florencia Lindner, Elisa Llambías, Ana Laura López, Mae Wilma de Ogum Iyaonifa, Ifameji Odugbemi, Alejandro Mazza, María Noel Míguez, Sandra Nedov, José Luis Olivera, Lucho Oreggioni, Andrés Palermo, Ignacio Pardo, Cecilia Pascual Valverde, Lucía Pérez Pereira, Marcela Pini, Marina Piñeyro Rodríguez, Plan Ceibal, Cristian Rodríguez, Ramiro Sánchiz, Manuel Sclavo, Sandra Sifuentes, Carmen Silva, Willy Silva, Cristina Tirado, Daiana Torres Vargas, Marcos Umpiérrez, Carlos Varela, Fernando Foglino, Cristian Espinoza

 

Il Padiglione

 

 

Il nome completo della mostra che rappresenta l’Uruguay alla diciassettesima edizione di Biennale Architettura èProssimamente. Visioni dal territorio minimale.

La preoccupazione del come staremo insieme?, proposte dal direttore Sarkis, ha portato commissario e curatori dell’Uruguay a guardare ai tavoli.

Nel corso della storia, i tavoli hanno funzionato come dispositivi narrativi, diventando un potente emblema comunicativo, in cui possono convivere pubblico e privato, domestico e territoriale.

I responsabili del Padiglione hanno pensato di portare a Venezia un tavolo bianco, un’architettura generosa proposta come schermo-tavolo, campo disponibile per praticare futuri “prossimi”.

 

 

Questo tavolo invita a prendere posto, immergersi in dieci conversazioni umane, e farne parte, in un momento in cui la “vicinanza” è entrata in crisi.

Queste conversazioni, dibattiti, scambi e convivenze sono conseguenze di un processo di ricerca e di lavoro, che ha coinvolto nella sua performance la costruzione di un set cinematografico in Uruguay, la cui centralità è data appunto dal tavolo bianco.

Allo stesso tempo, attorno al lavoro sono poste più di sessanta persone invitate, provenienti da diversi ambiti disciplinari, età e contesti, per affrontare proprio il quesito proposto in Biennale How will we live togheter?

Questo tavolo bianco presente a Venezia dialoga a distanza con un Tavolo nero, costituito da un grande pezzo di metallo nero costruito in uno spazio pubblico a Montevideo, un luogo della memoria, una risorsa per ripensare il passato.

 

 

Il Tavolo bianco di Venezia invita invece a costruire un luogo di dialogo e uno spazio da cui delineare il futuro.

Una mostra che vuol essere anche un messaggio.

Il Padiglione è solo un assaggio di ciò che prospetta il futuro, come si legge alla fine del testo che accompagna l’esposizione, “quello che vedrai è un insieme di immaginari in costruzione, un esercizio, un futuro eterotopico, un invito a creare un mondo più vicino”.

 

ORARI DI APERTURA

 

MAR – DOM

22/05 > 31/07

  • 11.00 – 19.00

01/08 > 21/11

  • 10.00 – 18.00

INFO

 

La Biennale

Settore arte e architettura

  • 041 5218711
  • aav@labiennale.org

Ufficio Stampa

Sito del Padiglione

La 17. Mostra Internazionale di Architettura si tiene dal 22 maggio al 21 novembre 2021, curata dall’architetto, docente e ricercatore Hashim Sarkis. “In un contesto di divisioni politiche acutizzate e disuguaglianze economiche crescenti, chiediamo agli architetti di immaginare spazi in cui possiamo vivere generosamente insieme”, ha commentato Sarkis.