• Sede: Giardini
• Commissari: Swiss Arts Council Pro Helvetia (Madeleine Schuppli, Sandi Paucic, Rachele Giudici Legittimo)
• Curatori/Espositori: Fabrice Aragno, Mounir Ayoub, Vanessa Lacaille, Pierre Szczepski

Il Padiglione

La mostra nel Padiglione Svizzero alla Biennale Architettura 2021 di Venezia «oræ – Esperienze al confine»lega la realtà fisica del confine svizzero alle sue questioni politiche e sociali, tracciando così una nuova percezione per questi territori abitati.

Nel corso del progetto, la pandemia di Coronavirus ha improvvisamente cambiato la percezione dei confini da parte delle persone, conferendo nuova rilevanza al progetto.

In questo contesto di restrizioni, il team incaricato di realizzare la mostra della Svizzera ha deciso di rivisitare le regioni di confine con un forum mobile per incontrare gli abitanti al fine di sfidare nuove percezioni sull’argomento e costruire una conoscenza comune intorno alle nuove esperienze di confine.

Orae è una parola latina sinonimo di confine che designa il limite di qualcosa e, in senso figurato, il suo ‘inizio’.

Se le metropoli globalizzate sono state il terreno di gioco del XX secolo, i confini costituiscono il laboratorio dei fenomeni politici, sociali ed economici del XXI secolo.

Gli abitanti del confine, abbandonati, sono stati spinti nel mondo contemporaneo nella sua forma di oppressione più violenta.

Il territorio di confine manca di progetto politico, per realizzarlo i curatori del padiglione svizzero hanno chiesto agli abitanti del confine di descrivere e immaginare lo spazio in cui vivono.

Il team ha indagato quindi il tema dei confini tenendo conto sia della dimensione politica e spaziale del territorio, sia della sua percezione sensibile e sociale.

«Studiare il confine svizzero in questi tempi significa immaginarlo non solo come una linea su una mappa, ma anche come uno spazio da vivere; non solo come limite, ma come inizio», affermano gli autori del progetto.

Orae è pertanto il progetto di un territorio; immaginario e reale, il suo luogo è nei confini, i suoi attori coloro che ci vivono, il suo programma politico e poetico abitare il mondo contemporaneo a partire dai suoi margini.