- Sede: Arsenale
- Commissario: Jehona Shyti, Dipartimento della Cultura, Ministero della Cultura
- Curatore: Maksut Vezgishi
- Espositori: Maksut Vezgishi, Vildane Maliqi, Argjirë Krasniqi, Feray Dervis, Recep Kerkezi, Gezim Radoniqi
Il Padiglione
Il padiglione del Kosovo interpreta il messaggio del titolo della Biennale “come vivremo insieme?” partendo dalla considerazione che l’azione di modellare l’ambiente rivoluziona i concetti sociali, politici e spaziali rafforzando o limitando le connessioni tra persone e paesi.
Questo apre al tema del rapporto strettissimo che esiste tra l’urbanizzazione e gli equilibri ambientali del pianeta.
Se il ruolo dell’urbanizzazione è creare ambienti sostenibili che leghino l’uomo alla natura e fa parte della biodiversità planetaria, la missione più nobile dell’architettura è favorire una urbanizzazione sostenibile capace di rispettare gli equilibri ecosistemici.
Urb-Architecture richiede un approccio innovativo, la costruzione di strutture altamente sostenibili che proteggano l’ambiente.
Ma qui emergono le contraddizioni e le difficoltà.
È certo che le megastrutture di oggi non garantiscono la coerenza.
Sono molti gli stakeholder, con interessi diversi, che determinano le conseguenze: governi, grandi centri finanziari, commercio ed economia, multinazionali…
Tutti hanno poca considerazione per la pianificazione razionale e l’uso poco intelligente delle risorse esistenti.
Considerando che la Terra è in una situazione miserabile, sopraffatta dai rifiuti che la rendono una discarica.
Il progetto contenitore è un grande oggetto aperto/chiuso pensato per accogliere contenuti diversi.
Possiede una straordinaria forma, funzione e struttura ed è situato in ogni municipalità.
Attorno al contenitore esiste un intero paesaggio di edifici costruiti per adeguarsi al proprio tempo e per offrire nuove possibilità di uso, spazi di sperimentazione, socializzazione, riflessione, attivismo, speranza e nuove idee e obiettivi.
Il padiglione offre esempi di spazi temporanei nel territorio del Kosovo ‘estratti’ da questo contenitore, a dimostrazione del fatto che, con un po’ di buona volontà, questi oggetti possono essere costantemente riprodotti nella vita di tutti i giorni.