Quando l’occhio del pittore iperrealista si confronta con l’immagine riprodotta in foto e dimostra si saper vedere oltre quello che appare.
Ultrareale
Fondata da Sofia Macchi nel 2011, la galleria d’arte PUNTO SULL’ARTE di Varese si è affermata negli ultimi anni come punto di riferimento per i collezionisti.
Membro di ANGAMC, Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea dal 2013, ha debuttato ad Artefiera Bologna nel 2016.
Dal 7 maggio la Galleria ospita la mostra Ultrareale.
Roberto Bernardi, Valentina Ceci, Casagrande&Recalcati, Ottorino De Lucchi, Nicola Nannini, cinque artisti, cinque modi diversi di restituire il visibile attraverso la pittura.
In genere quando si parla di iperrealismo, molto spesso non si va oltre la superficie.
La verità è che quando la vera pittura entra in competizione con la fotografia, il risultato è la possibilità di attingere a un oltre, che l’occhio – anche quello di una macchina fotografica – non potrebbe mai vedere.
Ce lo mostrano i lecca-lecca e i dolci di Roberto Bernardi, sfumati in una tavolozza di colori accesi e accattivanti, avvolti da strati di cellophan abbagliante e scintillante.
Ce lo illustrano i frutti di Ottorino De Lucchi, colti con una tecnica intrigante – quella dell’acquerello a pennello asciutto – che rende le superfici vellutate.
Oppure la mappatura di raffinerie e impianti industriali, resa a biro, tubo dopo tubo, contenitore dopo contenitore da Valentina Ceci.
Casagrande & Recalcati presentano i loro fiori sensuali spalancati, splendenti, il cui profumo sembra essere percepibile.
Infine, si incontrano le opere di Nicola Nannini che propone le sue stanze con i letti sfatti che raccontano silenziosamente di amori e addii, abitudini e certezze, noia e passione, in punta di pennello.
Così vero, qui e ora, eppure intriso di ricordi e nostalgia.