Marco Petrus si ispira alle opere di Carpaccio e, in particolare, alle braghe indossate dai suoi personaggi veneziani per i suoi geometrici Capricci.
MARCO PETRUS Capricci veneziani
VENEZIA – Ca’ Pesaro /Sala Dom Perignon Sestiere Santa Croce 2706
Dal 11/02 al 10/04/2023
Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna affacciata sul Canal Grande a Venezia presenta da sabato 11 febbraio 2023 nella sala Dom Perignon la mostra MARCO PETRUS Capricci veneziani, a cura di Michele Bonomo e organizzata in collaborazione con M77 Gallery di Milano.
Viene proposto l’ultimo ciclo di lavori del pittore Marco Petrus, nato a Rimini nel 1960 e considerato un pittore di architetture per la sua passione nel presentare l’atmosfera quasi metafisica dei palazzi milanesi.
Marco è un figlio d’arte perché il padre Vitale Petrus (nato a Kiev in Ucraina nel 1934 ma trasferitosi presto in Italia) è stato un protagonista della scena artistica lombarda negli anni Sessanta e Settanta.
In Marco Petrus. Capricci veneziani Marco presenta la serie Capricci che prende spunto dalle linee, rigorosissime e misurate, delle tipiche braghe veneziane indossate da certe figure che animano le scene di alcuni teleri di Vittore Carpaccio e di Giovanni Mansueti, esposti nelle sale delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Il nuovo ciclo di lavori di Petrus si pone anche come riflessione sulla fluidità, circolarità e ripetitività delle forme pittoriche: se infatti il punto di partenza dei Capricci è la suggestione dei quadri del Cinquecento veneziano, non avrebbe potuto essere concepito senza tenere ben presente la ricerca sulla forma sperimentata da tanta astrazione geometrica, e da altrettanta arte ambientale e spazialista.
I Capricci vanno intesi, dunque, come una sorta di gioco mentale e di esercizio pittorico. Ma anche come dichiarazione d’amore per la pittura e per le sue molteplici forme e possibilità.
Il ciclo in mostra si compone di ventisei tele di medio e grande formato, affiancate o sovrapposte, in un dinamico susseguirsi di rimandi, scambi, allusioni e citazioni che lo spettatore, come per un complicato rebus, è invitato a osservare e risolvere con la mente prima ancora che con gli occhi.