Caccia agli evasori sotto l’ombrellone

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“L’ultima spiaggia” del fisco. Caccia agli evasori sotto l’ombrellone

La guerra all’evasione fiscale non conosce stagioni. Anzi, quale occasione migliore del relax d’agosto per pizzicare i furbi che dichiarano al fisco redditi da fame e poi trascorrono l’estate sotto ombrelloni che costano anche 10mila euro a stagione o sborsano 200mila euro per ormeggiare la barca. E così gli 007 del fisco si sono messi al lavoro negli stabilimenti balneari e nei porti della penisola. L’Agenzia delle Entrate annuncia la calda estate dei controlli fiscali: 25mila da realizzare nel 2010 e 35mila in agenda per il 2011.
Le spese che ci mettono a nudo
Obiettivo della campagna è raccogliere elementi utili a ricostruire il reddito dei contribuenti tenendo conto delle spese sostenute per le vacanze. Un paniere estremamente variegato che comprende, per esempio, i pacchetti di viaggio “tutto compreso”, il noleggio di cabine, lettini e ombrelloni, l’affitto di posti barca per l’ormeggio, l’iscrizione a corsi di vela e sub. Il principio è quello del redditometro: si guarda non tanto a come viene prodotta la ricchezza, ma a come viene usata per mantenere un certo tenore di vita
Ma sotto la lente del fisco non cadranno solo i bagnanti. Al setaccio verranno passati anche gli operatori economici che lavorano in concessione demaniale, cioè i gestori degli stabilimenti, e negli altri servizi legati alle attività balneari, dalla ristorazione al noleggio dei gommoni e pedalò, dall’animazione alle discoteche ai giochi per bambini.

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