Nelle sue opere Arcangelo Sassolino unisce arte e meccanica.
Arcangelo Sassolino. Il vuoto senza misura
La nuova galleria d’arte contemporanea Atipografia, fondata da Elena Dal Molin, ha aperto le proprie porte al pubblico negli spazi interamente rinnovati dopo un progetto di restauro e ridisegno funzionale che rende l’antica tipografia arzignanese un crocevia del contemporaneo nel cuore del Nord-Est.
Ad inaugurare la galleria è stato invitato Arcangelo Sassolino, con un intervento d’arte pensato appositamente per gli spazi di Atipografia, nella mostra Arcangelo Sassolino. Il vuoto senza misura.
Nato nel 1967 a Trissino, dove tuttora vive e ha il suo studio, Arcangelo Sassolino ha una formazione eccentrica rispetto a qualunque altro artista.
Ventenne, ha ideato un gioco tridimensionale ed è andato negli Stati Uniti per cercare un compratore.
A New York ha fatto uno stage alla Casio: il prototipo non è mai stato realizzato, ma è rimasto cinque anni a progettare giocattoli per la multinazionale.
Poi ha incontrato l’arte.
Sassolino si definisce “scultore” e crea installazioni con macchine, materiali e congegni con cui mette a prova le leggi della fisica.
Ha portato la sua poetica della tensione in decine di gallerie e spazi espositivi negli ultimi quattro anni in particolare.