L’artista che ha immortalato Istanbul e ha fotografato i più importanti personaggi degli ultimi sessant’anni in mostra a Roma

ARA GÜLER

La mostra, che era originariamente prevista dal 30 gennaio al 3 maggio 2020 , è stata sospesa causa Covid19 e ora, riaperta il 2 giugno viene prorogata fino al 20 settembre.

Nato il 16 agosto 1928, Ara Güler è tra i più famosi fotoreporter turchi, noto anche come Istanbul’s Eye.

Nominato uno dei sette fotografi migliori al mondo dal British Journal of Photography Yearbook e insignito del prestigioso titolo di “Master of Leica”, il maestro Ara Güler approda a Roma con una mostra monografica dedicata ai suoi scatti in bianco e nero.

Lucido osservatore della storia e società turca, il fotografo di origine armena, scomparso a novant’anni nel 2018, ha lasciato in eredità un archivio di oltre due milioni di foto, alcune delle quali si potranno vedere nella tappa romana del tour.

La mostra è composta in gran parte dalle fotografie di Istanbul scattate da Ara Güler a partire dagli anni ’50, periodo fondamentale in cui fu reclutato da Henri Cartier-Bresson per l’Agenzia Magnum .

Fu corrispondente per il Vicino Oriente prima per Time Life nel 1956, e poi per Paris Match e Stern nel 1958.

Le 45 vedute in bianco e nero della città presenti in mostra sono una preziosa testimonianza di un’umanità ormai quasi cancellata dalla memoria.

Ad esse si affinca una selezione di 37 immagini, dedicate ai ritratti di personaggi importanti del mondo dell’arte, della letteratura, della scienza e della politica: da Federico Fellini a Sophia Loren, da Bernardo Bertolucci ad Antonio Tabucchi, da Papa Paolo VI a Winston Churchill.

Suoi scatti sono esposti oggi in prestigiose mostre di fotografia e conservate nei più importanti musei e collezioni private in ogni angolo della terra.