Prima mostra monografica nel Regno Unito della fotografa e attivista visiva sudafricana Zanele Muholi
ZANELE MUHOLI

© Zanele Muholi
Dal 29 aprile la Tate Modern di Londra ospita la prima mostra monografica della fotografa sudafricana Zanele Muholi, classe 1972
Artista e attivista visiva MUholi usa la sua arte fotografica per riscrivere “una storia “strana e trans-visiva” del suo Paese.
Muholi si impegna anche attivamente per la condizione della donna e la libertà di genere e intende combattere i pregiudizi con la fotografi
E’ stata tra i fondatori del Forum per Empowerment of Women (FEW) nel 2002,
Nel 2009 ha fondato Inkanyiso (www.inkanyiso.org), un forum per i media queer e visual (attivisti).
L’artista infatti è diventata famosa ai primi anni del Duemila con i suoi interventi fotografici sulla comunità LGBTQIA+ sudafricana.
Zanele Muholi è oggi una dei fotografi più acclamati in attività e il suo lavoro è stato esposto in tutto il mondo.
Le sue immagini fotografiche spaziano dall’arte alla politica, attirando nel 2019 l’attenzione dei visitatori alla 58^ Biennale di Venezia.
Le sue fotografie invitano alla riflessione sulle politiche di genere e di razza, marcando gli attributi etnici e il contrasto bianco-nero per evidenziare il colore della pelle.
Con oltre 260 fotografie, questa mostra presenta l’intera ampiezza della sua carriera fino ad oggi.
Come metodo consolidato anche questa mostra è il risultato di un lavoro di collaborazione di più soggetti.
La mostra è infatti organizzata da Tate Modern in collaborazione con la Maison Européenne de la Photographie, Parigi, Gropius Bau, Berlino e Bildmuseet all’Università di Umeå.