Una straordinaria mostra collettiva, arrivata direttamente da New York, presenta 22 artiste statunitensi che hanno fatto la Storia del fumetto nordamericano
Women in Comics
Dalla collaborazione tra la Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture nasce Palazzo Merulana.
Istituita nel 2014, la Fondazione Elena e Claudio Cerasi custodisce una ricca collezione d’arte moderna e contemporanea, principalmente incentrata sull’arte della scuola romana e italiana del Novecento.
CoopCulture assicura una gestione innovativa del Palazzo e una fruizione diffusa della collezione, oltre a proporre esposizioni temporanee di grande interesse ed impatto comunicativo.
Una di queste è Women in comics inaugurata il 28 maggio.
Promossa dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e co-prodotta da ART! Festival e Comicon, Women in comics è la più grande mostra in Europa di artiste americane che si sono particolarmente segnalate nell’arte del fumetto.
La mostra, curata da Kim Munson e dalla leggendaria Trina Robbins, arriva a Roma dopo il successo avuto a New York nel 2020 presso la prestigiosa galleria Society of illustrators.
Vengono presentati circa 90 disegni originali che vanno dal fumetto vintage degli anni Cinquanta al fumetto underground per arrivare a Marvel e DC Comics e al graphic novel più autoriale.
Si tratta di lavori di ventidue protagoniste che hanno esplorato, con l’occhio e la sensibilità tutta femminile, i temi più vari.
Fumetti che parlano di amore, sessualità, discriminazione, diritti e problemi sociali, indipendenza e creatività.
Di grande rilievo sono le protagoniste americane presenti in mostra.
Per citarne solo alcune:
- Trina Robbins, vera e propria icona “militante” del fumetto underground e dell’attivismo femminista che nel 1986 è stata la prima fumettista della storia a disegnare Wonder Woman per una major come la DC Comic.
- Afua Richardson e Alitha Martinez (entrambe autrici afroamericane e attiviste, vincitrici dell’Eisner Award per il loro lavoro su World of Wakanda della Marvel, serie spin-off del già “politico” Black Panther di Ta-Nehisi Coates).
- Colleen Doran (che ha disegnato sui testi di sceneggiatori del calibro di Neil Gaiman e Alan Moore)
- Emil Ferris, il cui graphic novel La mia cosa preferita sono i mostri (pubblicato in Italia da Bao Publishing) è diventato un vero successo editoriale di critica e pubblico, premiato anche con il Fauve d’Or al Festival Internazionale di Angoulême come “Miglior fumetto dell’anno” del 2018
- Ebony Flowers (autrice di Hot Comb, considerato da Guardian, Washington Post e Believer uno dei migliori libri del 2019),
- Trinidad Escobar (fumettista e poetessa filippina di San Francisco, dove insegna al California College of the Arts),
- Tillie Walden (Su un raggio di sole, Bao),
- Jen Wang (Il Principe e la sarta, Bao),
- Joyce Farmer (Special Exits, Eris Edizioni)
e tante altre.
La mostra è arricchita da un programma di incontri in streaming tra alcune delle autrici in mostra e cinque tra le più rappresentative colleghe italiane, su tematiche di grande rilevanza socio-culturale e attualità.