Il padre dell’Astrattismo e una delle figure più influenti nell’evoluzione dell’arte del primo Novecento, Vasilij Kandinskij, apre la stagione delle grandi mostre di Rovigo nel 2022.
Wasilij Kandinskij
Ad aprire la stagione espositiva rodigina sarà l’artista che è passato alla storia universale dell’arte come l’inventore dell’astrattismo: Vasilij Kandinskij (Mosca, 1866 – Neuilly-sur-Seine, Parigi, 1944).
I curatori della mostra, Paolo Bolpagni ed Evgenia Petrova, hanno scelto di presentare l’artista nell’intera sua storia, da quando abbandona la Russia per studiare pittura a Monaco di Baviera, poi il suo approdo a Marnau, sempre in Baviera, e la scoperta dello “spettacolo spirituale dell’arte.
Seguono poi gli storici anni del “Cavaliere azzurro”, la conquista dell’astrattismo, il ritorno in Russa e quello a Weimar, docente al Bauhaus e artista che accorda ai simboli e ai colori il suo messaggio, anche spirituale.
Quindi il Kandinskij più leggero e giocoso degli ultimi suoi anni in Francia.
“Dopo numerose mostre dedicate a Vasilij Kandinskij, sempre più mirate a porne in risalto singoli aspetti o ad offrire chiavi di lettura volutamente parziali, l’obiettivo di questo progetto è di aiutare a cogliere l’arco unitario del percorso dell’artista, individuandone le costanti che, dai primi anni del Novecento sino alla fine, innervano il suo modo personalissimo di dipingere.
La ricerca di un’autenticità interiore, la volontà di creare un mondo visivo nuovo e libero, il riferimento alla musica, l’irrazionalismo spiritualistico e il legame con l’arte popolare russa e soprattutto con le espressioni creative “sciamaniche” dei popoli della Siberia, le cui tracce agiscono alla stregua di un fil rouge che appare, scompare e riaffiora.
Mostrando il graduale passaggio dalla figurazione all’astrazione: la chiave di volta di una delle rivoluzioni più radicali della pittura della prima metà del XX secolo”, sottolineano i curatori.
La mostra non risulta ancora inserita nel sito ufficiale di Palazzo Roverella, ma è stata anticipata in forma ufficiale attraverso lo studio Esseci, organo ufficiale di stampa e relazioni con i media del Palazzo e ampiamente riportata dalla stampa.