Artisti contemporanei guardano al valore simbolico del muro e ai confini spaziali
Wände – Walls
Il Kunstmuseum Stuttgart è situato nel cuore della città, la casa con le sue mostre e la collezione di arte moderna e contemporanea con posizioni regionali e internazionali occupa un posto di rilievo nel panorama museale della regione e di tutta la Germania.
Il Museo di Stoccarda propone dal 26 settembre una mostra collettiva che presenta luna molteplicità di esperienze artistiche che affrontano il tema del muro come confine di una stanza.
Vengono mostrate 30 opere di artiste e artisti di rilievo internazionale realizzate dal 1966 al 2020, in cui i muri sono tematizzati in modi diversi.
Per artiste come Monica Bonvicini e Yoko Ono la funzione più cruciale dei muri è quella di chiudere dentro e fuori.
I muri, come struttura fisica, possono garantire la protezione dell’individuo, ma i muri possono anche isolare, chiudendo dentro, o possono impedire il contatto, negando l’accesso.
Inoltrei muri, in quanto elemento architettonico che definisce lo spazio, aiutano a determinare lo spazio abitativo dell’individuo diventando parte costitutiva nei processi di creazione dell’identità.
Altri artisti come Ernst Caramelle e Bruce Nauman interpretano invece il muro come una controparte reattiva, attribuendogli caratteristiche umane.
Opere di iJeewi Lee e Sol LeWitt affrontano nuovamente il cubo bianco come una forma comune di presentazione dell’arte contemporanea.
Mostrano in particolare come le pareti bianche dello spazio espositivo influenzano l’effetto e la percezione delle opere d’arte.
Ma la mostra riflette anche sul rapporto dell’artista con il muro non solo all’interno, nelle sale e nelle pareti del Museo, ma anche nelle opere murarie esterne, dove si sviluppa l’esperienza di graffitari e spruzzatori, spesso con il rilievo culturale della Street Art.