Un focus esclusivo sui generi del ritratto e dell’autoritratto, generi che hanno assunto una rilevanza profonda, nel tempo, all’interno della pratica pittorica di Victor Man.
VICTOR MAN. EYELIDS, TOWARDS EVENING
TORINO- Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Via Modane 16 Torino
Dal 03/11/2022 al 26/02/2023
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, creata a Torino nel 1995, diffonde e promuove l’arte contemporanea, cercando di avvicinare un pubblico sempre più ampio con le sue esposizioni e tramite corsi d’arte per adulti.
La Fondazione svolge un servizio di mediazione culturale per accompagnare il visitatore attraverso il percorso espositivo ed è promotrice di un programma di progetti sperimentali e interculturali.
Sostiene gli artisti, anche tramite la committenza di nuove opere d’arte.
Spesso le iniziative sono avviate in sinergia con altre istituzioni per la diffusione e la valorizzazione dell’arte.
Dal 3 novembre 2022 la Fondazione presenta VICTOR MAN. EYELIDS, TOWARDS EVENING, a cura di Eugenio Re Rebaudengo con testo critico di Alessandro Rabottini.
La mostra personale dell’artista romeno nato nel 1974 raccoglie venti opere realizzate da Victor Man nel corso degli ultimi dieci anni e offre, per la prima volta, un focus esclusivo sui generi del ritratto e dell’autoritratto, generi che hanno assunto una rilevanza profonda, nel tempo, all’interno della sua pratica pittorica.
Insieme con immagini dell’artista stesso, questi dipinti contemplano ritratti di persone che sono entrate nella sua vita.
Si compone, così, una narrazione interiore e autobiografica che manifesta un tratto essenziale del lavoro di Man, ovvero la nozione che la materia più intima dell’arte sia l’esistenza individuale insieme con la sua trasfigurazione poetica.
Immerse in una luce il più delle volte crepuscolare, queste figure sono colte in atteggiamenti assorti e contemplativi, o ritratte in attimi di abbandono e di affettuosa prossimità: esse paiono abitare un tempo e uno spazio profondamente umani ma, nel mentre, ritirarsi dal mondo attuale.
L’arco dell’esistenza umana e il repertorio degli affetti sono contemplati nella sua interezza, dall’esperienza della nascita e della genitorialità fino all’avvento del distacco e della morte, passando per la sopravvivenza della memoria dei defunti nell’animo di chi resta.