Vergeet me niet parla di ambizioni, desiderio e perdita e su come le persone vogliono essere ricordate
Vergeet me niet. Meer dan 100 renaissanceportretten van Dürer tot Sofonisba
Vergeet me niet/ Forget Me Not /Non ti scordar di me
Conservare la memoria di una persona con il passare del tempo è stata considerata la funzione principale della ritrattistica fin dall’antichità.
Quando, intorno al 1500, inizia la prima grande fioritura del ritratto in Europa, su questa ricadono artisti e mecenati, sia a nord che a sud delle Alpi.
Sebbene ci siano grandi differenze regionali, il denominatore comune è ovvio: il bisogno umano di ricordare.
Sempre più persone si erano immortalate nel XV e XVI secolo.
Vergeet me niet parla di ambizioni, desiderio e perdita e su come le persone vogliono essere ricordate.
La mostra mette in evidenza come le persone volevano apparire attraverso temi come la bellezza, l’autorità, l’ambizione, l’amore, la famiglia, la conoscenza e la fede.
I ritratti rinascimentali da Dürer a Sofonisba possono essere visti dal 1° ottobre 2021 al 16 gennaio 2022 nell’ala Philips del Rijksmuseum.
Potenti imperatori, sgargianti aristocratici e ricchi cittadini.
Mai prima d’ora così tanti ritratti rinascimentali europei si sono riuniti nei Paesi Bassi.
Più di cento capolavori internazionali di artisti famosi come Holbein, Dürer, Memling e Veronese possono essere ammirati quest’autunno nella mostra.
Vergeet me niet è la prima grande mostra sui ritratti rinascimentali internazionali nei Paesi Bassi, una mostra resa possibile da importanti prestiti internazionali.
Uno dei punti salienti della mostra è Ritratto di giovane donna (ca. 1470) di Petrus Christus che arriva dalla Gemäldegalerie di Berlino.
Altre opere provengono dal Museo d’Arte di Basilea, dalla National Gallery di Londra, dal Museo del Prado di Madrid e dalla National Gallery of Art di Washington, tra gli altri.