Nel luogo che ha segnato la realizzazione del sogno dell’editore Franco Maria Ricci una mostra propone un percorso multimediale alla scoperta di un segno universale.
Umberto Eco, Franco Maria Ricci. LABIRINTI – Storia di un segno
Il Labirinto della Masone a Fontanellato è stato un progetto dell’editore e grafico Franco Maria Ricci, scomparso nel 2020.
Un labirinto di Bambù e un Museo che raccoglie la collezione di Franco e della sua passione per il bello che ha segnato tutta la sua esistenza.
Franco Maria Ricci è stato uno dei più raffinati editori italiani del Novecento, entrato nell’editoria quasi per gioco, attratto dall’idea di riprodurre il Manuale Tipografico di Giambattista Bodoni creatore nel Settecento di caratteri di stampa ricercati e stimati per la loro eleganza e leggibilità.
Da quell’idea è nato il raffinato editore di tanti libri ricercati e di FMR, straordinaria rivista d’arte che dai primi anni ottanta è diventata icona nell’edizione d’arte per la qualità dei testi, la cura dei particolari, la scelta delle immagini e la particolarità della loro impaginazione su fondo nero.
Ora, in occasione della riapertura dei musei e delle attività culturali il Labirinto della Masone partecipa al programma delle attività di Parma Capitale italiana della cultura 2020-2021 ospitando la mostra Umberto Eco, Franco Maria Ricci. LABIRINTI. Storia di un segno.
Grazie ad innovativi allestimenti multimediali il Labirinto introduce i visitatori in un percorso di parole e pensieri, tra allestimenti scenografici e digitali e prestiti di rilievo, alla scoperta della storia e del significato di uno dei simboli più antichi al mondo.
Si entra nella prima sala dedicata alla parola, con Umberto Eco, presente con brani, citazioni e riflessioni.
Del Labirinto il grande scrittore scrisse “Se l’immagine del labirinto ha una storia millenaria, questo significa che per decine di migliaia di anni l’uomo è stato affascinato da qualcosa che in qualche modo gli parla della condizione umana o cosmica”
Nella seconda sala vengono proposte opere che raccontano lo sviluppo storico del Labirinto.
Una terza sala con dipinti, miniature, volumi antichi illustrati con labirinti o altre immagini misteriose come le Carceri di Piranesi.
Si conclude con la quarta sala che presenta i dipinti di un artista contemporaneo, Giovanni Soccol .